Champions. Napoli, qualificazione rinviata, stregata la porta del Salisburgo: al San Paolo è 1-1

Francesco Raiola

NAPOLI Non passa ancora agli ottavi di finale il Napoli, ma il pareggio per 1-1 al San Paolo tiene lontano il Salisburgo a quattro punti a due giornate dalla fine. Ancora una volta la sfortuna, ancora due legni colpiti dagli azzurri, e un errore imbarazzante di Koulibaly che ha causato il rigore del vantaggio degli austriaci, episodi che hanno contraddistinto la partita del Napoli. Per fortuna ci ha pensato Hirving Lozano, il migliore in campo, a rimediare. In ogni caso gli azzurri avrebbero meritato di più contro un Salisburgo apparso meno lucido rispetto a quello incontrato due settimane fa. Si stringe il San Paolo intorno al Napoli per trascinare gli azzurri fuori dalla minicrisi e portare la squadra agli ottavi di Champions League che mancano da 3 anni. Cambia ancora Ancelotti, che conferma tre quarti della difesa dell’Olimpico, con Meret, Di Lorenzo e Mario Rui terzini, mentre Koulibaly è in coppia con Maksimovic preferito a Manolas. A centrocampo conferme per tutti con Insigne e Callejon esterni, Zielinski e Fabiàn Ruiz centrali. In attacco coppia dei piccoletti formata da Mertens e Lozano. Cambia modulo il Salisburgo, schierato da Marsch con il 5-3-2, con Coronel fra i pali, linea difensiva a cinque con Kristensen e Ulmer esterni, e terzetto centrale formato da Onguene, Wober e il croato Pograncic. Centrocampo diretto da Junuzovic con l’ungherese Szoboslai e il giapponese Minamino. In attacco il coreano Hwang con il panzer norvegese Haaland.

Salisburgo aggressivo subito, ma è il Napoli a creare il primo pericolo con Lozano che sfugge in velocità ad Onguene che deve abbatterlo al limite dell’area con conseguente giallo. Sulla successiva punizione miracolo di Coronel sulla conclusione di Fabiàn Ruiz deviata dallo stesso Onguene. Ancora protagonista il difensore camerunense stavolta in versione offensiva sfiorando il palo di testa su calcio d’angolo. Botta e risposta immediato azzurro con Zielinski che tira alto sulla traversa un rigore in movimento per la disperazione di Ancelotti. Follia di Koulibaly al decimo che abbatte Hwang in area di rigore e Marcianiak decreta il rigore netto per il Salisburgo. Dal dischetto Haaland non sbaglia come all’andata e porta il Salisburgo avanti. Sfortunato il Napoli dopo solo un minuto: assist perfetto di Insigne per Callejon che di testa colpisce il palo interno. Ormai pali e traverse sono un must per il Napoli di quest’anno. Spreca invece Insigne alla mezz’ora su assist di Fabiàn a botta sicura tirando alto. Giallo anche per Zielinski e per Pograncic nel primo tempo. Ma nel finale di tempo il Napoli raggiunge il meritato pareggio con Lozano servito alla perfezione da Insigne che da fuori area buca Coronel sul primo tempo. È il primo goal del messicano al San Paolo. Il VAR conferma la posizione regolare di Lozano. Primo tempo che si chiude con un pareggio spettacolare con gli azzurri troppo spreconi in attacco e distratti in difesa. Per questo corre subito ai ripari Ancelotti che nell’intervallo inserisce subito Luperto al posto di Mario Rui. Cambia modulo Marsch che passa al 4-2-3-1 con Mwepu a centrocampo che sostituisce Pograncic. Prima occasione della ripresa ancora di Lozano che sfiora la traversa con un bel tiro potente da fuori area. Cambia ancora il Salisburgo con il ghanese Ashimeru per Minamino. Risponde Ancelotti con Milik per un Mertens stremato anche per il grosso lavoro di copertura. Nuovo legno del Napoli con Insigne che colpisce l’incrocio dei pali con tiro cross che beffa per poco Coronel che si fa rimbalzare la palla sulla schiena e finisce in angolo. Ultimo cambio per Marsch con Daka per Haaland, che dopo il goal ha fatto ben poco. Ancora sprecone il Napoli con Insigne che spreca una bella azione di contropiede imbastita da Luperto con una conclusione a giro ancora imprecisa. Cinque minuti finali per Llorente al posto di Lozano, alla migliore prestazione stagionale. Proprio lo spagnolo si rende pericoloso di testa prima su angolo ma la conclusione sfiora il palo e poi su cross perfetto di Callejon ma conclude troppo alto. Tre minuti di recupero concessi da Marciniak con il Salisburgo che si fa vedere con una conclusione larga di Mwepu da lontano senza creare pericoli a Meret e poi è Milik a provarci ma è ancora imprecisa la sua conclusione.
Ultima emozione di un match, che vede scivolare il Napoli al secondo posto dietro al Liverpool che comanda con 9 punti, avendo battuto non senza patemi il Genk ad Anfield per 2-1. Gli azzurri seguono ad 8 punti, il Salisburgo a 4, Genk ad 1. Nel prossimo turno sfida Liverpool-Napoli e Genk-Salisburgo. Agli azzurri basteranno due punti per passare il turno nelle ultime due partite, di cui l’ultima al San Paolo contro i belgi.
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