Inter, Icardi fa muro: “Prendo lo stipendio e non mi muovo”. Lukaku, pronto il piano B

La nuova stagione ha ormai preso il via, l’Inter è sicuramente una delle squadre – se non la squadra – più gettonata, non solo per quanto concerne i discorsi di mercato. Ovviamente, a tenere banco, sono le vicende – definirlo caso sarebbe troppo riduttivo – relative a Mauro Icardi. Nella giornata di ieri, si è aggiunto un nuovo capitolo alla telenovela: l’argentino è stato rimandato a Milano, ufficialmente perché fuori forma, e non partirà per la Cina con la squadra. I nerazzurri, come hanno fatto emergere dal comunicato ufficiale, hanno dichiarato chiaramente che, la decisione, è stata presa di comune accordo.

LA REAZIONE La punta tornerà a Milano, ad allenarsi alla Pinetina con un preparatore atletico che la società gli metterà a disposizione. La sua risposta a quanto accaduto però, non sembra essere di apertura. Stando a quanto riporta Repubblica, Icardi è stato diretto nelle sue esternazioni: “Resto qua due anni, prendo lo stipendio e non mi muovo”. Aspetto che complica – e neanche di poco – la sua cessione.

LE ALTRE PISTE In questo complicato contesto, non aiuta la resistenza del Manchester United per Lukaku, o meglio la richiesta da 83 milioni, da cui gli inglesi non vogliono assolutamente scendere. Ecco perché, da alcuni giorni, si pensa vigorosamente ad altri profili. In primis, c’è il nome di Duvan Zapata, già cercato qualche mese fa. Strapparlo dall’Atalanta non è semplice, ma si parla di costi molto più accessibili rispetto a quelli del belga. L’altro nome, porta invece ad Ante Rebic, valutato almeno 40 milioni dall’Eintracht Francoforte, non propriamente una prima punta, ma con caratteristiche funzionali per lo scacchiere di Antonio Conte. Non è da escludere l’identikit di Werner, o quella di Llorente – quest’ultimo è slegato dagli altri giocatori in quanto potrebbe arrivare ugualmente-.

 

 

 

 

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