Euro 2020. Verratti: “Con questa squadra saremmo andati al mondiale”

dall’inviato

Massimo Ciccognani

ATENE La convinzione è quella di essere sulla strada giusta. L’Italia va, gioca bene, vince e piace. L’esatto contrario della nazionale sbiadita che ha perso il mondiale. E il pensiero di Marco Verratti non può che l’avremmo vinto, ma non mi va di parlare del passato, ma penso che adesso giochiamo meglio, abbiamo tanti giocatori validi e bisogna sfruttarlo. Pensiamo a oggi.  Abbiamo disputato una grande prestazione di squadra, abbiamo difeso bene, tenuto il possesso palla. Penso che sia stata una grande vittoria e siamo felici perché qui non è facile. Io e Jorginho? Penso che il calcio sia un po’ cambiato, l’italianità ci deve stare sempre, difendiamo tutti insieme e difficilmente le altre squadre lo fanno. Con Jorginho mi trovo bene, penso sia una cosa che ha deciso il mister quella di cambiare un po’ la filosofia. Tenere il pallone ci aiuta a non concedere molto agli avversari. Ora pensiamo alla Bosnia martedì. Non è un match point ma sicuramente è importante perché possiamo allungare. È una partita molto importante, se dovessimo vincerla ci darà un bel vantaggio”. E lo stesso Jorginho è convinto che questa Italia può aprire un ciclo. “Vogliamo cercare di giocare a calcio, di divertirci, è quello che stiamo cercando di fare e credo che ci stiamo riuscendo. Ognuno deve fare le cose che sa fare meglio, la cosa fondamentale è che tutti stiano facendo la fase difensiva tutti insieme. C’è grande equilibrio, è stato fatto un grande lavoro di squadra. Stiamo pressando davvero bene e credo che stiamo facendo un gran lavoro. Sarri alla Juventus? Vediamo cosa succederà, sarà una sua scelta. Non so cosa succederà con lui, ora penso alla Nazionale”.

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Infine Bonucci, soddisfatto per prestazione e gol. “Il gol è stato bello e difficile, ho cercato di fare del mio meglio e ci sono riuscito. Abbiamo fatto bene nei primi 45’, poi abbiamo commesso qualche errore di ingenuità che dobbiamo evitare se vogliamo crescere. Dobbiamo mantenere alta la concentrazione per 90’. È giusto che gli errori vengano sottolineati perché sono quelli che ci fanno crescere. Ho fatto la prima punta da giovane per qualche partita, poi la svolta della carriera è stata andare da tutt’altra parte, cominciare a impostare e fare il difensore. Quando riesci a giocare per più tempo possibile insieme diventa tutto più facile, conosci meglio i compagni e le volontà del mister. Siamo sulla buona strada, ma dobbiamo limare ancora alcuni difetti. L’Europeo? C’è voglia di rivalsa, fare un’altra competizione a distanza di quattro anni sicuramente ci fa venire voglia di dare tutto come nel 2012 con Conte. Adesso dobbiamo finire questa qualificazione il prima possibile e poi giocarci un altro Europeo”.

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