Europa League. Chelsea-Arsenal, Sarri: “Meritiamo di vincere il titolo, serve carattere”

Nonostante qualche incidente di percorso riscontrato, nel primo anno in Inghilterra, Maurizio Sarri ha ottenuto risultati di valore, che possono essere intensificati dalla vittoria dell’Europa League. Il Chelsea infatti, in Premier League, si è posizionato terza, dietro le due corazzate City e Liverpool. Da aggiungere la finale di Coppa di Lega conquistata, ma persa amaramente ai rigori proprio con i Citiziens. Ora però, a Baku, l’occasione è ghiotta. Vincere l’ex Coppa Uefa, significherebbe per l’ex Napoli, ottenere a tutti gli effetti una consacrazione a livello europeo. Un biglietto da visita di rispetto, soprattutto in caso di approdo alla Juventus. Alla vigilia della finale, in conferenza, il tecnico dei blues ha risposto alle molteplici domande sul suo futuro, ponendo però particolare attenzione – come è giusto che sia – sul derby londinese: “Voglio pensare solo ed esclusivamente alla fine, ho un contratto qui per altri due anni. Ci meritiamo di conquistare la coppa e vogliamo farlo. La mia opinione è sempre la stessa, bisogna parlare unicamente della finale, vale anche per i miei calciatori. L’Arsenal è un’ottima squadra e già ci ha fatto vedere di cosa è capace in stagione. Servirà gioco, ma soprattuto carattere per gestire la pressione, colpendo al momento giusto”. Giudizio alla stagione? Il Chelsea non si era qualificata in Champions League, ed ora abbiamo la possibilità di giocare la finale di Europa League. Abbiamo già giocato altre finali, con squadre molto più forti. Abbiamo perso ai rigori con il Manchester City, la squadra più forte d’Europa. E’ stata una buona stagione, vincere domani la renderebbe migliore”. Ha poi continuato: “Non sono teso, non so se questa sarà la partita più importante della mia carriera, lo saprò dopo la partita. La sensazione dal punto di vista di un allenatore è diversa da quella di un giornalista. Per la stampa è normale che questi siano i 90′ più importanti della mia vita, ma forse non lo sono per me. Per esempio in Serie B ho giocato partite più importanti sotto certi punti di vista”. Ha poi analizzato la condizione del Chelsea: “Kanté? Ha il 50% di probabilità di giocare, fino a qualche ora fa era al 60%. Abbiamo pochi centrocampisti e quindi abbiamo qualche problema. So bene che se non c’è lui è un problema. Tifosi? Mi dispiace che molti non vengano per motivi legati ai costi ma non solo, bisognerebbe parlare con la Uefa per queste cose. Noi proveremo a vincere per noi ma anche per loro”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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