Roma e lo strano addio a Daniele De Rossi

...e i capitano ringrazia

Qualche lacrima, più di un dissapore, tanta contestazione. È la fotografia della Roma che si appresta a salutare Daniele De Rossi. Nessun addio in stile Totti, nessuna scenografia particolare, in un Olimpico che guarda con aritemtico scetticismo alla possibilità di arrivare in Champions League, nell’ultima stagione del suo capitan futuro, diventato presente e a breve ormai passato. Col paradosso di salutare pur essendo stato, numeri alla mano, uno dei migliori nella turbolenta stagione romanista. Non appende le scarpe al chiodo: in Italia De Laurentiis e Giampaolo lo prenderebbero subito, ma è difficile che DDR possa sposare una causa diversa da quella capitolina. Estero: ha dichiarato in tempi non sospetti di voler giocare nel Boca Juniors. In MLS, però, gli farebbero ponti d’oro.

La storia alla Roma – Tutta alla Roma, sempre alla Roma. Ci arriva sedicenne, dopo i primi anni all’Ostia Mare. Andrà via più che uomo. Capello lo fa esordire in Champions League, a 18 anni, nella stagione dello scudetto. Non può annoverarlo in bacheca, però, per le zero presenze in quella Serie A. Tante stagioni all’ombra di Totti, eterno delfino di quel Pupone che non sembrava volersi mai ritirare, prima idolo e poi amico. La fascia al braccio, vestita fin lì nelle assenze del 10, arriva ufficialmente nella stagione 2017/2018. Quella della semifinale di Champions persa contro il Liverpool. La bacheca resta ferma a due coppe Italia e una Supercoppa. Oltre a quel Mondiale azzurro, ciliegina sulla torta. In giallorosso, 615 presenze e 63 gol. Aspettando l’ultima gara: non ci sarà un saluto in grande stile, ma le lacrime non mancheranno.

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Tra saluti e contestazione Non sarà però una domenica facile perché la Roma giallorossa è pronta da una parte ad omaggiare il capitano, l’uomo simbolo, ma dall’altra una contestazione feroce contro la dirigenza,  il presidente Pallotta e il suo consulente Baldini in primo piano. Contestazione che è arrivata persino in Senato per quell’addio in un tweet che ha scatenato polemiche e spezzato il cordone ombellicale del romanismo. Sarà una domenica strana perché oltre a De Rossi saluterà l’altro cuore giallorosso Claudio Ranieri. E poi il probabile saluto di tanti interpreti di questa stagione, da Edin Dzeko a Manolas che per anni hanno rappresentato la colonna sonora di questa squadra. Ranieri si augura sia una festa nel nome di Daniele. Un po’ come quanto accaduto anni fa ad un laytro grande indelebile capitano, ovvero Agostino Di Bartolomei al quale scrissero “ti hanno tolto la Roma, non la tua curva”. E domenica la curva e l’intero stadio sarà tutta per Daniele. Non certo con la proprietà.

Saranno in 63mila domenica sera, per il saluto alla Roma: è stato subito sold out, per il saluto al capitano giallorosso. Giro di campo con la maglie Sarah, i figli Gaia, Olivia e Noah, poi musiche e immagini. La targa ricordo, in assenza del presidente Pallotta (che rimane inatteso), dovrebbe essere consegnata da Totti. Una cerimonia breve e intensa e se Daniele non ce la farà a parlare, pronta la lettera sul sito ufficiale della Roma. La coreografia della Sud e lo stadio saranno tutte per lui.

La canzone dedica a Daniele De Rossi del maestro Piero Mirigliano

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