Il MIlan spinge per il quarto posto. Gattuso: “Facciamo il massimo poi vediamo”

A San Siro arriva il Frosinone già retrocesso in B, ma per il Milan conta solo un obiettivo, vincere per rimanere agganciati al treno champions. Un obiettivo fondamentale per Gattuso per salvare la panchina.  “Non lo so, non sta a me dirlo. Non devo dimostrare ciò che ho fatto, solo i numeri che parlano. Sono solo chiacchiere da bar, penso solo ad allenare e fare più punti possibili”. E non potrà fare a meno Gattuso di battere i ciociari e poi aspettare il responso del match di Torino che meritava di essere giocato in concomitanza. “I calcoli non li faccio, credo nella buona fede. Tutte le partite vengono giocate con correttezza”. In 60 mila a San Siro e Gattuso li ringrazia. “Più di un milione di tifosi, diciamo un milione di volte grazie, perchè sono dati incredibili. Siamo ancora li a giocarci il nostro obiettivo, qualche soddisfazione l’abbiamo data ai nostri tifosi, li ringraziamo con affetto”.

Un stagione quasi fallimentare considerato che la quarta è l’Atalanta.  “Non è un fallimento, c’è solo il rammarico per i punti persi. Allora Roma e Lazio cosa devono dire? Facciamo il massimo e poi dopo vediamo. Stiamo facendo il campionato che dovevamo fare, abbiamo fatto più punti nell’era post Allegri. Qui sembra che siamo ottavi o decimi. Abbiamo sbagliato e perso punti per strada, l’Atalanta non si è fermata e hanno continuato. Ci abbiamo messo del nostro, ma è una squadra che sa fare un calcio che in pochi fanno. Siamo padroni del nostro orgoglio, non del nostro destino ma del nostro orgoglio. Non sprechiamo energie a pensare altri altri, pensiamo solo a Milan-Frosinone”. Un pensiero per Max Allegri via dalla Juve dopo cinque anni di successi. “Parlano i numeri e i trofei che ha vinto, abbiamo vinto insieme un campionato a Perugia, tante storie, tante litigate, abbracci e risate, alti e bassi con lui. Però è uno vero e merita il meglio. I giocatori e i tifosi lo saluteranno con affetto. Però poi dobbiamo pensare a fare il nostro”. E un altro per De Rossi. “E’ cresciuto anno dopo anno, ho un gran rapporto con lui, ragiona già da allenatore perchè è curioso. Ci sentiamo spesso, gli auguro il meglio. D’accordo con Kolarov, la Roma si accorgerà della sua assenza solo quando non ci sarà più nello spogliatoio. Grande persona a livello umano e non solo tecnico”. E sul futuro nessun incontro in vista con la società. “No al momento no, abbiamo messo tutto da parte, la priorità è solo il campo”. Dice campo ma il pensiero è solo la Champions.

 

 

 

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