Un Torino formato Europa regola 2 a 0 un Milan troppo spento. Allo Stadio Olimpico Grande Torino, i granata offrono una prestazione di spessore e di sostanza, dove non mancano i guizzi necessari per il salto di qualità. Decidono le reti di uno spietato Belotti da calcio di rigore – guadagnato al culmine di una grande azione di Izzo – e da una prelibatezza di Berenguer, tutti firmati nella ripresa. I rossoneri, come anticipato, a parte qualche acuto – come la traversa di Bakayoko – sono troppo prevedibili nella manovra: le trame in zona gol scarseggiano, le idee di gioco non sono efficaci. La lotta europea – dalla Champions all’Europa League – rimane più che aperta: il Torino raggiunge a 56 punti il Milan e l’Atalanta – impegnata domani in casa con l’Udinese – e va a -2 dalla Roma, quarta in classifica. I granata possono scrivere in quattro partite un finale inaspettato e meraviglioso.
Scelte di formazione Mazzarri opta su una piccola variazione nel suo 3-5-2: Berenguer affianca Belotti in zona offensiva. In difesa il solito terzetto Izzo-N’Kolou-Moretti protegge Sirigu. Mediana folta composta da Meitè, Rincon e Lucic con i fedeli De Silvestri e Ansaldi sulle corsie laterali. IGattuso si affida invece al 4-3-3, scegliendo Kessie, Bakayoko e Paqueta. La retroguardia è formata da Conti, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez, tra i pali torna Donnarumma. In attacco Cutrone “supera” Piatek e viene supportato da Suso e Calhanoglu.
Aggressività granata L’avvio di match vede un Torino energico e convinto. Gli uomini di Mazzarri effettuano una notevole pressione, bloccando ogni linea di passaggio e mettendo in difficoltà il Milan. I rossoneri assorbono infatti la determinazione dei padroni di casa, faticando terribilmente a produrre guizzi offensivi di valore. Quanto appena scritto, viene avvalorato da un dato: tre ammonizioni per i milanesi nel giro di un quarto d’ora. Rischia tantissimo Paqueta che, servito da Donnarumma direttamente dal rinvio dal fondo, è costretto all’intervento su Rincon, lesto nell’anticipo sul brasiliano. Poche emozioni concrete, ma il Toro sembra avere un altro piglio. L’undici di Gattuso prova gradualmente a crescere all’interno della partita. E’ proprio Paqueta che, con una magia, fa scaturire un contropiede interessante, culminato con il tiro di Suso: Sirigu è reattivo. La risposta è immediata: lancio delizioso di Berenguer per De Silvestri, ma il terzino manca il pallone per un soffio. Il Milan soffre la fisicità del Torino, ma a tratti si accende. Cutrone, inseritosi perfettamente in area, serve egregiamente Calhanoglu, il turco non trova la via del gol. Le due squadre, nei primi 45′ di gioco, si annullano. Risultato? Reti inviolate.
Carica Izzo Il Torino riparte nella ripresa con la stessa intensità della prima frazione. Belotti si rende pericoloso in area grazie alla sua fisicità, i rossoneri soffrono nel contenere. L’episodio che sblocca la gara, nasce dall’instancabile Armando Izzo: il difensore prima anticipa Calhanoglu leggendo sapientemente l’azione, poi si butta in area e, ricevuto il cross di Berenguer, costringe Kessie al fallo. L’arbitro Guida non ha dubbi e fischia il rigore, il VAR conferma. Dal dischetto il Gallo Belotti spiazza Donnarumma, alza la cresta, portando in vantaggio i suoi. Una rete pesantissima. Il Milan non riesce a costruire un palleggio adeguato, ci vuole allora una palla inattiva. Bakayoko, sugli sviluppi di un calcio di punizione, impatta bene il pallone e colpisce la traversa. Borini e Piatek, entrati rispettivamente per Suso e Paqueta, non trasmettono un brio all’altezza.
Super Berenguer I granata hanno una marcia in più. Il legno colpito dal Milan, non fa abbassare la concentrazione all’undici di Mazzarri. Berenguer, autore di una grandissima prestazione, tira fuori il coniglio dal cilindro e realizza un gol meraviglioso. Il Toro raddoppia, i rossoneri vanno al tappeto. Tutto questo con Parigini pronto ad entrare proprio per l’esterno. Il cambio avviene dopo la prodezza, gli applausi sono più che meritati. Nel finale l’indirizzo del match non cambia, anzi, gli episodi girano a favore dei padroni di casa: Sirigu è decisivo sulle varie conclusioni e Romagnoli viene espulso per aver applaudito alla decisione di Guida. Gara che si mette in discesa per il Torino che, forte di una grande forza caratteriale, rimane saldamente concentrata sull’obiettivo e riesce a piegare gli avversari. Una grande gioia che potrebbe non finire qui.