Serie B. Brescia, Lecce e Palermo fanno il vuoto

Maurizio Spreghini

Si stacca in classifica il trio di testa composto da Brescia, Lecce e Palermo. Per loro tre vittorie nei rispettivi impegni. Il Brescia si sbarazza con fatica del Livorno ma mantiene la prima posizione, tre sono i punti di vantaggio sul Lecce, i giallorossi calano la quaterna al malcapitato Carpi, mentre sono  quattro le lunghezze sul Palermo, vincente nel big match di giornata sul Benevento. Due delle tre tra meno di un mese andranno dirette in serie A, l’altra dovrà disputare i playoff per accedervi. In coda sembrano spacciate Padova e Carpi, il solo Livorno, seppur esca sconfitto malamente nel posticipo, mantiene viva la fiammella playout.

Prime posizioni- Impiega ottantanove minuti il Brescia per aver la meglio sul Livorno. Ci pensa Romagnoli a raccogliere il cross di Torregrossa e a depositare poi in rete il gol che gli vale il ritorno del primato in solitaria. E’ comunque un Livorno vivo, l’occasione più ghiotta per passare ce l’ha Diamanti ma trova sulla sua strada un Alfonso pronto a respingere.    Torna in sella il Lecce che al Via del Mare spazza via il fanalino di coda Carpi. Vittoria che mantiene i salentini  a corta distanza dalla capolista Brescia, e che fa sprofondare allo stesso tempo il Carpi verso la Lega Pro. Gli ospiti tengono a bada il Lecce per tutto il primo tempo, rischiando persino di passare in vantaggio, poi nella ripresa esce fuori il Lecce che in sette minuti toglie ogni velleità di vittoria agli ospiti. Al decimo Venuti apre,  Mancuso dopo sei minuti bissa, ed è Falco al diciassettesimo a spazzare via definitivamente gli ospiti. Il Lecce non è ancora sazio e  cala il poker alla mezz’ora con Tuminello, con  Saugher che a dieci minuti dalla fine segna il gol della bandiera per i suoi.  Passa al Vigorito il Palermo, di misura si sbarazza del Benevento e, in pratica, la relega a distanza di sicurezza per la promozione diretta. Nestorovski spezza gli equilibri a fine primo tempo, Puscas fa pendere la bilancia definitivamente sul fronte siciliano. Il Benevento la gara la riapre al novantesimo Asencio, ma non c’è più tempo per cambiarla.

Zona playoff- Saluta la possibilità di chiudere la stagione da prima della classe il Pescara, che dopo aver a lungo dominato la cadetteria cede all’Adriatico, racimolando solo un punto, contro il Perugia. Gli abruzzesi scalano in quinta posizione, gli umbri in ottava a braccetto del Cittadella. Per loro due ci sarà solo da mantenere una posizione valida per i playoff per sperare nel salto di categoria. Passa in vantaggio il Pescara grazie alla rete Memushaj nel primo tempo, Vido alla mezz’ora della ripresa riporta il Perugia al pari. Passo falso anche dell’ex capolista Cittadella che cade rovinosamente a Salerno, retrocedendo in ottava posizione a pari punti col Perugia. E’ comunque un Cittadella che parte con il coltello tra i denti, prima va sotto ad opera di Djuric poi ribalta il parziale con Moncini e Iori. Il primo tempo finisce con gli ospiti avanti, nella ripresa sarà tutt’altro. Djuric è il vero mattatore con una doppietta, prima pareggia e poi definisce la supremazia allo scadere segnando la quarta rete per i suoi, nel mezzo il gol che vale il sorpasso per la Salernitana è di Minala. Tre punti dal sapore dolcissimo per lo Spezia, che in rimonta si sbarazza dell’Ascoli piazzandosi in settima posizione. E’ la gara che allontana i marchigiani dai playoff, ma che permette ai liguri di piombarci a piedi pari.  Ascoli avanti con Bosco e Ardemagni poi rimangono in dieci per l’espulsione di Ninkovic, sarà il via alla rimonta dei liguri l’inferiorità numerica. Galabinov su rigore e Okereke riportano lo Spezia al pari dopo solo dodici minuti della ripresa, poi è ancora Galabinov a segnare per i tre punti da sogno dei liguri.

Zona retrocessione- Buon pari del Crotone con la Cremonese, un ulteriore punto verso la salvezza diretta. Distanza minima ora, un punto, che gli permette di rispondere ai tre punti conquistati dal Venezia. Allo Scida ha influito anche la forte pioggia che si è abbattuta sull’impianto, al Crotone in alcuni casi è mancato solo l’ultimo guizzo per bucare il portiere avversario. Cremonese fuori dai giochi promozione, sei punti sembrano impossibili da recuperare sulle dirette concorrenti. Il Venezia col minimo scarto e di rigore si sbarazza del Foggia, tre punti importantissimi in chiave salvezza.  A regalare la prima gioia a Cosmi dal suo avvento in laguna è Di Mariano, che calcia in rete il penalty concesso per fallo su Lombardi. Il Venezia si piazza quintultimo a un solo punto dal Crotone, ci sarà ancora da soffrire prima di dire di averla fatta franca. Nel match dell’Euganeo si dividono la posta il Padova e il Cosenza. Un punto che vale poco, forse pochissimo, in casa padovana,  visto che è ultimo in classifica  e a cinque punti, almeno, dall’appendice dei playout. Il Cosenza è nella stessa situazione della Cremonese, in pratica già salvo e alla ricerca del miracolo per riagguantare la zona playoff.

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