Derby alla Samp: Defrel e Quagliarella domano il Genoa

Genova si tinge di blucerchiato. La Samp conquista il 118° Derby della Lanterna, battendo per 2-0 il Genoa. Una vittoria mai in discussione, maturata nelle fasi iniziali dei due tempi: Defrel apre le marcature al 3′, poi guadagna il rigore (e l’espulsione di Biraschi) che Quagliarella trasforma al 53′. Rossoblù generosi ma poco incisivi davanti: una prestazione che deve far riflettere, in un match che ha messo in luce la differenza evidente dal punto di vista qualitativo con i rivali cittadini. Dopo un botta e risposta tra Kouamé e Linetty, un lampo squarcia subito l’equilibrio del match: Quagliarella crossa forte e teso al centro dell’area, dove Defrel è letale nell’anticipo su Biraschi. Palla in rete, Samp in vantaggio dopo appena tre minuti di gioco. I blucerchiati controllano il match in modo piuttosto agevole, senza rischiare praticamente nulla. Anzi, sono loro a sfiorare il raddoppio in due occasioni: prima Praet calcia sull’esterno della rete dopo una splendida azione costruita sull’asse Linetty-Murru, poi Quagliarella vince il rimpallo con Radu, ma Biraschi salva sulla linea. Il Genoa si sveglia solo nel finale, trascinato soprattutto dall’esperienza di Miguel Veloso, che costringe Audero a un difficile intervento su una bordata dal limite. All’intervallo è 1-0 per la Samp, risultato giusto.  Come nel primo tempo, anche nella ripresa l’approccio è fatale al Genoa. Al 6′ stop a seguire di Defrel in area, Biraschi ferma la chiara occasione da gol con il braccio larghissimo. Nessun dubbio per Calvarese, che concede il rigore ed espelle il difensore genoano: dal dischetto si presenta Fabio Quagliarella, ancora una volta implacabile. Due a zero per il Doria, ventiduesimo centro stagionale per l’attaccante campano. Un momento davvero straordinario per lui.  Giampaolo ordina ai suoi ragazzi di gestire il possesso, cosa che non sempre riesce bene a Praet e compagni. Il Genoa cerca di sfruttare le palle inattive per rientrare in partita, senza troppa fortuna. Prandelli le prova tutte, inserendo anche Sanabria e Favilli. La buona volontà non basta, perché la Sampdoria non molla un centimetro e conquista tre punti preziosi e la gloria cittadina.

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