Liga. Atletico, arriva Morata, ma la curva lo contesta per i suoi trascorsi al Real: “Il passato è passato, so come farmi perdonare”

Daniele Orieti

MADRID Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, questo è il testo di una famosa canzone, che possibilmente Alvaro Morata ha cantato dopo aver firmato il contratto con l’Atletico Madrid. Da raccattapalle a punta di diamante dei colchoneros, una storia affascinante e romantica per l’attaccante spagnolo, però con una macchia in carriera difficile da cancellare per i tifosi biancorossi, i sette anni giocati con gli odiati cugini del Real Madrid, tanto che la curva lo ha contestato proprio per quel passato che l’ex Chelsea vuole far dimenticare in fretta. Per Alvaro serviranno molti gol e prestazioni da vero leader e anche gettare il cuore oltre l’ostacolo per farsi perdonare. Il colpo Morata, forse è quello più importante in questo calciomercato invernale europeo, di sicuro è un messaggio forte e chiaro da parte dell’Atletico Madrid nei confronti dei primi in classifica del Barcellona, per l’attaco finale alla vittoria della Liga. La punta proveniente dal Chelsea, sembra comunque sereno e di non preoccuparsi troppo degli eventuali fischi al Wanda Metropolitano, anzi si dimostra felice è entusiasta della decisione presa. “Sono molto motivato e voglio far bene con questa maglia, mi sento già parte del gruppo e questo grazie all’aiuto dei miei nuovi compagni, i quali già nei giorni precedenti al mio arrivo mi hanno invitato dei messaggi privati. Primo su tutti è stato Koke, per me un esempio e anche un grande amico, sarà un onore per me giocare con lui. Da giovane facevo il raccattapalle per l’Atletico Madrid e ho avuto la fortuna di vedere molte partite da vicino, quando non avevo questa possibilità andavo in gradinata con mio padre. Non vedo l’ora di giocare al Wanda Metropolitano davanti ai miei tifosi”. Una battuta anche su Simeone. “Tutti quanti sanno quanto ha fatto il mister per questa squadra, ho voglia di mettermi a disposizione, secondo me è il miglior allenatore”.

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