Doppio Milik e Mertens: il Napoli stende il Bologna all’ultimo respiro

Massimo Ciccognani

NAPOLI La vince il Napoli in un finale da incubo. Due volte avanti con Milik si fa riprendere dal Bologna e alla fine, quando ne mancavano solo due al fischio di chiusura, ci pensa Mertens a togliere le castagne dal fuoco e regalare al Napoli un fine anno di sorrisi. Un brutto Napoli, senza difesa, con tante incertezze in mezzo, ma che alla fine è riuscito a  spuntarla anche se ha rischiato troppo.

Facce di Koulibaly sugli spalti, maglie del senegalese durante il riscaldamento, il tutto per far sentire l’appoggio al difensore dopo i fatti di San Siro e l’urlo del San Paolo al via per esprimere la vicinanza al proprio calciatore,  oggi assente per squalifica insieme a Lorenzo Insigne dopo gli indecorosi cori di San Siro.  Inizia così Napoli-Bologna. Azzurri senza Koulibaly e Insigne, con Ancelotti si affida al 4-4-2 con Meret tra i pali, Malcuit, Albiol, Maksimovic e Ghoulam sulla linea di difesa, Callejon, Zielinski, Allan e Verdi alle spalle di Milik e Mertens. Bologna chiamato a risorgere dopo la sconfitta interna con la Lazio. Inzaghi propone un 3-5-2 con Skorupki tra i pali, Danilo, De Maio ed Helander dietro, Dijks, Pulgar, Svanberg, Poi e Mattiello in mezzo, prima linea affidata a Santander e Palacio. Parte meglio il Bologna, con Poli e Palacio che qualche brivido lo regalano. Ma il Napoli ci mette un battito di ciglia per indirizzarla. E ci pensa Milik, alla sua maniera, sbrogliando sotto misura un classico flipper d’area di rigore. Proteste dei bolognesi per un presunto tocco di mano dell’attaccante e quindi Var-check che conferma la regolarità dell’azione. Sospiro di sollievo al San Paolo: Napoli avanti. Ma il Bologna non demorde ed è Palacio a prendere per mano i suoi. Non dispiace il Bologna che in ripartenza rischia sempre di far male. Non piace la linea difensiva azzurra e qui si avverte l’assenza di Koulibaly, così come in mezzo azzurri in confusione, con Zielinski che finisce spesso col pestarsi i piedi con Mertens e Verdi fuori dal contesto di squadra. Meglio il Bologna, organizzato, anche se il Napoli su palla inattiva rischia di fare ancora male, prima con un destro a giro di Mertens che Skorupski devia in angolo, poi Milik anticipa l’ex Roma su cross dalla bandierina, ma la palla bacia il palo e termina sul fondo. Il Napoli gestisce, ma il Bologna c’è e non molla di un centimetro. Ci crede la squadra di Inzaghi: punizione dalla destra, Palacio la spizza di quel tanto per mettere fuori gioco il suo angelo custode. Arriva a rimorchio Federico Santander, colpodi testa vincente e partita riaperta: 1-1 al San Paolo. Napoli contratto quasi ad accusare un colpo inatteso. Santander non ce la fa e Inzaghi lo richiama in panchina, dentro Falcinelli ad una manciata di minuti dall’intervallo. Tre di recupero in questo primo tempo. Succede nulla. Napoli-Bologna si decide nella ripresa.

La partita Napoli-Bologna è offerta dal Ristorante Casina Rossa, via Litoranea 23/b, Torre del Greco

Una falsa partenza per il Napoli in un primo tempo rattristito dalle alchimie di centrocampo. E il Napoli con la voglia addosso di spaccare il mondo a inizio ripresa. Come il suo ariete, Milik, che dopo un errore grosso come una casa di Callejon che spara addosso al portiere, rimette le cose a posto con un perentorio stacco di testa in seguito ad un centro di Malcuit: 2-1 Napoli. Fuori Verdi, dentro Fabian Ruiz. Adesso è un altro Napoli, disteso, più equilibrato grazie a Fabian del quale questa squadra non può fare a meno. Milik il terzo gol dopo una percussione di Fabian Ruiz che di fatto ha cambiato marcia al Napoli, e difesa rossoblù in affanno. Il Napoli spinge e la vuole chiudere. Ancelotti richiama Ghoulam che ha speso molto e dentro Mario Rui, mentre Inzaghi inserisce Nagy per Svanberg per cercare di arginare le folate azzurre in mezzo. Ma il Napoli insiste, fa la partita, giro palla immenso in attesa dell’imbucata. Ci prova Mertens, bravo Skorupski a chiudere in angolo. Napoli in totale controllo della gara. Esce Poli, dentro Orsolini in un Bologna che vuole ancora provarci. Mai dire Napoli, perché il Bologna la riprende su calcio da fermo di Pulgar, complice la statuaria difesa azzurra, con lo stacco di Danilo che a dieci dalla fine gela il San Paolo: 2-2. Entra Ounas per Callejon quando alla fine mancano pochi spiccioli e il Napoli vede la Juve allontanarsi ulteriormente e l’Inter avvicinarsi dopo il successo di Empoli. E’ un Napoli stordito che ci prova con la forza della disperazione che ci materializza nei piedi di di Dries Mertens che a due dalla fine scarica dal limite un destro che fa secco Skorupski con tanto di dedica a Koulibaly. Tre a due ma i brividi non sono ancora finiti perché il Bologna torna a farsi vivo, a far tremare i polsi, mentre il Napoli in due occasioni sfiora il quarto gol. E poi, game over al san Paolo. La vince il Napoli. Di sofferenza, ma meritatamente.

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