Liga. La favola Alaves, la matricola che fa tremare anche il Barcellona

Daniele Orieti

MADRID Per ogni campionato e per ogni stagione esiste sempre la cosiddetta “Cenerentola”. In questa pazza Liga 2018-2019, la parte del personaggio da favola la sta facendo come da protagonista l’Alaves. Una squadra, quella basca, partita in sordina, senza nessuna luce dei riflettori accesa addosso, ma che dopo dieci giornate si ritrova con venti punti in classifica, ottenuti ottimamente e seconda in classifica ad un solo punto dai campioni in carica del Barcellona. Seconda posizione figlia di sei vittorie, due pareggi e due sconfitte, facendo anche già vittime importanti come il Real Madrid, sconfitto con il risultato di 1-0 e il Villareal, battuto proprio nei minuti finali per 2-1, nell’ultima partita disputata. Una posizione in classifica così alta che potrebbe dare capogiri, ma non è il caso dell’Alaves che al contrario dimostra di saper stare tra le grandi senza tanti fastidi, come dimostra l’ultimo match vittorioso disputato in casa contro il Villareal. Passati in svantaggio nei primi minuti del primo tempo, non hanno mollato, fino a trovare con tenacia e caparbietà il gol del meritato pareggio e poi anche con l’aiuto dello splendido pubblico, (premiato qualche anno fa come migliore tifoseria d’Europa) nei secondi finali di partita, siglando il gol del definitivo 2-1, facendo esplodere di entusiasmo tutto lo stadio Mendizorrotza. Un ambiente e una tifoseria che non crede ai propri occhi e non vorrebbe svegliarsi da questo dolce sogno, ma a tenere tutti tranquilli c’è l’ottimo allenatore Abelardo, che ovviamente pensa più alla salvezza, dicendo che i venti punti ottenuti fin qui sono ottimi per non retrocedere, ma allo stesso tempo, sfrutta il momento godendosi questi successi insieme ai propri tifosi guardando giocare la propria e sorprendente squadra, con l’obiettivo finale di non svegliarsi da questo splendido sogno.

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