Verso Polonia-Italia. Bonucci carica: “Dobbiamo vincere a tutti i costi per evitare la Lega B”

Il pari in amichevole contro l’Ucraina a Genova, nel cassetto. Domenica c’è il match che conta, quello a Chorzow contro la Polonia che per l’Italia vale il passaporto per restare nel gruppo 1 e non retrocedere in lega B che avrebbe ripercussioni pesantissime per il movimento azzurro in chiave futura. Lo sa bene Leonardo Bonucci che dal ritiro di Coverciano lancia la sfida e carica i comopagni. “Quella di domenica è una partita difficile da giocare, ma abbiamo l’obbligo di vincere perché retrocedere in lega B significherebbe compromettere tante situazioni a partire dall’Europeo2020 fino al futuro Mondiale. Quindi se non è un match da dentro-fuori, poco ci manca”. Parole chiave quelle del centrale azzurro. In Polonia occorre solo vincere. “Rispetto alla partita di andata dobbiamo migliorare la fase tecnica perché quello che abbiamo concesso è stato dovuto a errori tecnici che hanno dato modo a loro di ripartire, quindi di fare il gioco che prediligono. Davanti hanno giocatori come Zielinski, Lewandowski, Piatek e Milik che possono fare la differenza. Ci dovrà essere massima attenzione sotto questo punto di vista, non bisognerà concedere spazi e campo a chi ci va a nozze con queste cose”. Tra i pali non dovrebbe esserci Szczesny (il ct polacco dovrebbe preferirgli Fabianski così come ha fatto ieri nel match perso contro il Portogallo, ndr), compagno di squadra di Bonucci alla Juventus. “Con lui abbiamo riso e scherzato nei giorni scorsi, nei 90 minuti di domenica magari saremo avversari in campo e sarebbe bello, sia per l’Italia che per poterlo prendere in giro, fargli gol – aggiunge Bonucci – Premesso che a me vincere piace, mentre perdere e pareggiare fa rosicare-. Però penso anche che nella partita contro l’Ucraina si sia vista un’Italia diversa: propositiva e positiva. Il dato certo è che ci manca fare gol, qualcosa che non possiamo non prendere in esame, pero’ sono fiducioso per la partita di domenica e anche per il futuro. Ovvio che prendere sempre gol è un problema, dobbiamo riuscire a rimanere equilibrati anche se mercoledì scorso contro l’Ucraina abbiamo preso due tiri in porta. E’ comunque qualcosa che ci deve far riflettere come il fatto dei pochi gol che facciamo. Bisogna trovare maggior compattezza ed evitare che su due tiri che ci fanno, prendiamo almeno un gol”.
Contro l’Ucraina l’Italia ha schierato un attacco senza una vera prima punta con Bernardeschi, Insigne e Chiesa. “Tre attaccanti che non danno punti di riferimento sono un problema per un difensore perché fanno movimenti difficili da leggere ed è complicato interpretare dove ti attaccano, chi ti attacca e chi va incontro. Secondo me è stato un esperimento positivo e che il mister sicuramente riproporrà nel futuro. Bernardeschi ha fatto una crescita impressionante nello scorso anno e la sta continuando a fare in questi primi mesi. Ha ampi margini di miglioramento, mi ha impressionato. Avevo lasciato un ragazzo e ora ho ritrovo  un uomo che sicuramente faraà parte per tanti anni di una squadra come quella bianconera e che sarà uno dei giocatori più importanti della Nazionale. Noi abbiamo il dovere di crederci. Ci sono tanti giovani promettenti e non solo che capiscono quanto pesa questa maglia, semmai la soffrono. Debbono imparare a esprimersi come meglio sanno e come fanno nei rispettivi club. Indossiamo una maglia e rappresentiamo un Paese che vuole vederci vincere sempre e che vuole tornare a essere orgoglioso della Nazionale come lo è stato durante l’Europeo del 2016 e nelle altre competizioni dove abbiamo fatto bene. E’ compito nostro, dei più vecchi, far capire loro di togliersi questo peso dalle spalle e giocarsi le loro carte e le nostre chance al 100%”. Già, a cominciare da domenica dove tutto si può fare meno che scherzare.

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