Al Novgorod Stadium un rigore di Granqvist determina il match tra Svezia e Corea del Sud. Gli scandinavi superano di misura gli asiatici vincendo all’esordio uno a zero. L’ex genoano rompe gli equilibri dal dischetto e permette ai suoi di agganciare il Messico al primo posto dopo la prima giornata, Germania e Corea sono già costrette a recuperare. Prime battute che rispettano le aspettative. La Corea del Sud fa la partita mentre gli svedesi si chiudono a riccio con loro classico e solido 4-4-2 facendo densità. Gialloblu che molto spesso fermano le avanzate asiatiche con falli tattici impedendo un manovra fluida. La strategia attendista degli europei non è estetica ma funziona. E’infatti la squadra di Andersson a creare le azioni più interessanti. Sulla strada che porta al gol però si fa trovare sempre pronta ed attenta la difesa coreana: prima la retroguardia ferma abilmente l’uno-due tra capitan Granqvist e Berg e poi sale in cattedra il portiere Jo il quale compie un miracolo su Berg respingendo in tuffo di ginocchio. Gli scandinavi prendono coraggio e iniziano a spingersi con maggior convinzione, questa volta a salvare i coreani ci pensa un intervento provvidenziale di Kim Young-Gwon che mura il tiro Jansson dentro l’area di rigore. Son cerca di prendere la squadra per mano in un momento di sofferenza ma i suoi spunti vengono sovrastati dagli svedesi. Un primo tempo a due facce. Nella prima parte i coreani sembravano poter colpire da un momento all’altro ma poi gli svedesi hanno alzato il baricentro proponendo i maggiori pericoli grazie all’esperienza unita alla fisicità. La ripresa si riapre con un’occasione per parte. I coreani ci provano con un colpo di testa di Koo che sfiora la rete mandando la sfera sull’esterno mentre gli scandinavi sono bloccati ancora una volta da un pittoresco ma efficace intervento di Jo su Toivonen sugli sviluppi di un calcio di punizione. Una partita obiettivamente scarna dove emergono i principali limiti delle nazionali: la poca qualità in attacco per gli svedesi e la disorganizzazione tattica dei coreani. Le squadre sembrano stanche ma ecco l’episodio chiave: intervento in netto ritardo di Kim Min-Woo su Claesson in area. L’arbitro Aguilar chiama in causa il VAR ed il verdetto è il tiro dal dischetto. Il capitano Granqvist si assume la grande responsabilità, il difensore ex Genoa conferma la sua mira dopo aver siglato tre rigori alle qualificazioni spiazzando Jo e sbloccando la gara. La Corea non incide e si riaffaccia con decisione solo nel recupero colpendo prima con Hee-Chan Hwang e poi con il cross di Son, gli asiatici lamentano anche un calcio di rigore non assegnato per un tocco di mano (episodio controllato dal Var) che non trova riscontri.La fisicità e il cinismo europeo hanno la meglio sulla Corea del Sud, complice anche le tante defezioni asiatiche dal punto di vista dell’organizzazione di gioco. Nella prossima gara la Svezia si gioca una buona fetta di qualificazione contro i campioni del Mondo attuali, i tedeschi sono però costretti a vincere per non proseguire la striscia negativa delle ultime due vincitrici del Mondiale che sono state poi eliminate nell’edizione successiva. E’ noto il carattere duro dei tedeschi che hanno l’obbligo di offrire un altro atteggiamento rispetto a quello offerto contro il Messico. Sottotono Forsberg per gli svedesi. La Corea del Sud ha confermato di essere la squadra più debole del girone, neanche Son è riuscito a dare il giusto brio al reparto offensivo. Nella prossima gara il Messico ha una ghiotta opportunità per superare il girone F.