Coppa Italia. Allo Stadium c’è il derby. Allegri: “Puntiamo al trofeo”

Massimiliano Allegri vuole la vittoria domani in Coppa Italia e sabato nell’ultima partita di campionato prima della sosta. Il derby di coppa contro il Torino, dunque, non verrà sottovalutato e le scelte saranno ponderate: “Innanzitutto è un derby ed è sempre una partita a sé – ha spiegato il tecnico dal Media Center di Vinovo -. La Coppa è un obiettivo come la Champions e il campionato, vogliamo vincere e bisogna prepararsi al meglio per farlo, poi 72 ore dopo avremo l’ultima partita prima della sosta. Ci saranno dei cambiamenti ma non così grandi. Tra oggi e domani deciderò”. Di certo non ci saranno “Buffon, Cuadrado, che ha un’infiammazione pubica, e De Sciglio, che ha lavorato con la squadra parzialmente e vedremo se sarà a disposizione per Cagliari”. In attacco, Dybala domani sarà della partita ma non so se farà il centravanti o giocherà in coppia davanti con uno tra Mandzukic e Higuain”. Uno di questi ultimi due starà fuori. Permane un dubbio anche sull’impiego di Douglas Costa: “O gioca lui o gioca Bernardeschi. Sono contento per come sta crescendo Federico, è un giocatore importante che resterà molti anni alla Juventus”, ha aggiunto Allegri che invece sembra orientato a schierare Marchisio dal primo minuto: “Può giocare dall’inizio e per i tre di centrocampo devo valutare oggi. Una cosa è certa, per passare il turno non si può ripetere la prestazione di Verona. È vero che venivamo da partite toste, ma da Verona alla settima giornata non bisognerà perdere punti, rimanere in scia al Napoli o superarlo perché poi dopo si deciderà il campionato. Se ti stacchi poi diventa difficile recuperare”.
Allegri ha poi detto che Pjanic “ultimamente è stato un po’ altalenante, deve ritrovare continuità. Giocando con i tre centrocampisti bisogna stare tutti bene”. Sulla corsia destra “dovrò valutare se giocherà Lichtsteiner o Sturaro”, ha aggiunto il tecnico livornese che per quanto riguarda la formazione ha anche detto che in difesa: “potrebbe giocare Rugani”. In porta ci sarà ancora Szczesny e, in tema di portieri, quando è stato interpellato sulla dichiarazione di Buffon che ha detto che se Donnarrumma sceglie la Juventus non sbaglia, Allegri ha risposto: “Szczesny è l’erede di Buffon, l’ho già detto e lo ripeto. La Juventus ha fatto un bell’affare, sono molto contento, tra i due c’è un rapporto ottimo, si stimano e non vedo nessun problema. Donnarumma è un ragazzo giovane e deve crescere”. E Buffon ha tessuto anche le doti di Allegri spiegando che il tecnico livornese è poco ‘pubblicizzato’: “Non mi interessa se sono sottovalutato, mi diverto a fare l’allenatore, vado in campo, poi quando smetto ed esco dal campo ho altre cose da fare, non sono uno che vive di calcio 24 ore su 24, altrimenti mi rincoglionirei parecchio. Ringrazio Gigi per le parole però i risultati che ho ottenuto li hanno conseguiti i grandi giocatori che ho avuto a disposizione. In dieci di Serie A, ho allenato grandissimi campioni e uomini di spessore, e questo fa la differenza. Sicuramente non sono di quelli che dicono che con gli schemi si vincono le partite, sarebbe fuori dal normale. Io credo che il calcio sia una roba molto semplice, l’importante è avere grandi giocatori a disposizione metterli nelle condizioni migliori per poter giocare”.
Risultati alla mano, sicuramente Allegri è uno dei tecnici che meglio sa gestire il proprio gruppo e tutti si sentono titolari come ha dichiarato Chiellini: “La rosa della Juventus è molto qualitativa, merito della società che ha allestito la rosa e ha cambiato molto. Il primo anno, a parte Morata, Pereyra ed Evra, è rimasta la stessa poi è cambiato tutto quindi ci sono i meriti della società. Per quanto riguarda i ragazzi, mi fanno i complimenti perché gli ho dato otto giorni di riposo. Siccome sono bravi, devono centrare la qualificazione domani e vincere a Cagliari così andiamo tutti in vacanza tranquilli”, ha scherzato Allegri che al contrario di alcuni suoi colleghi non si lamenta mai di un calendario che crea difficoltà con impegni così ravvicinati: “Per noi non è un problema, i calendari sono questi, ci dicono quando andare a giocare e noi andiamo a giocare. A Verona faceva un discreto freddo ma il campo era in perfette condizioni. Il calendario? Lamentarsi serve a poco. Se fortunatamente si gioca ogni tre giorni vuol dire che si allena una grande squadra e che si è in corsa per tutte le competizioni”. Alla vigilia di Juventus-Torino c’è stato il tempo anche per fare un nuovo bilancio dell’utilizzo del VAR: “Credo stia migliorando l’utilizzo del mezzo, non è facile catapultato in un campionato importante come quello della Serie A. All’inizio sicuramente ci sono state delle difficoltà, secondo me devono ancora lavorare e lo stanno facendo nel migliore dei modi per arrivare a un equilibrio. È uno strumento che aiuta gli arbitri e credo sia una buona cosa per il calcio se vengono delineati gli episodi dove può intervenire”.
In chiave mercato, infine, Allegri non ha chiesto nulla al club. Sicuramente andrà in prestito Pjaca: “Il direttore Marotta è stato chiaro. Marko ha bisogno di giocare per riaverlo l’anno prossimo nelle migliori condizioni, poi la squadra va bene così. E su Emre Can, ha chiuso il discorso: “Alla società non ho chiesto niente, più giocatori mi mettono dentro e più mi creano casino. Ne abbiamo ventuno e per affrontare gli ultimi cinque mesi sono anche troppi”.

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