Simone Dell’Uomo
Ennesima lezione di calcio del ManCity di Guardiola. Stavolta a farne le spese il Tottenham Hotspur, sconfitto nettamente all’Etihad: finisce 4-1. Punteggio severo? No, perchè di una vera a propria lezione stiamo parlando. Primo tempo solo di marca citizens: la sblocca Gundogan, Sanè Sterling e De Bruyne fraseggiano perfettamente in velocità, solo l’esperienza di Lloris lascia gli Spurs in partita. Nel secondo tempo provano a reagire gli ospiti, ottimo Ederson su Kane, ma quando i padroni di casa riprendono in mano il pallino del gioco sanno essere letali: De Bruyne e Sterling chiudono la partita, esprimendo con tranquillità e dolcezza un calcio meraviglioso che porta a spasso la difesa degli Spurs. Proprio Sterling in pieno recupero umilia Dier e Lloris, sfruttando il buco disastroso del centrale inglese che ha tanta grinta ma poca astuzia per giocare in un top club. Prima del triplice fischio c’è spazio per quello che in England definiscono il “Consolation Goal”, quello di Eriksen, che rende relativamente meno amaro il punteggio. Male il Tottenham, sicuramente di fronte ad un esame troppo duro per le proprie capacità, ma male sotto ogni aspetto: Eriksen e Alli impalpabili, Winks evidenzia il motivo per cui quest’anno per loro sarà difficile tornare in Champions. Va bene la filosofia, va bene un giovane gruppo affamato, ma all’interno delle proprie corde un team deve avere qualità, e presentarsi con Winks all’Etihad significa sfidare un carro armato con una piccola pistolina senza colpi. L’ex Walker stravince sugli esterni le battaglie con Trippier e Rose, evidenziando una ferocia e una cattiveria che solo un club che non vince da 10 lunghi anni riesce a mandar via. Pochettino dovrà crescere, e dovrà capire che per vincere servono attributi e sostanza, soprattutto in quelle zone tattiche. I rientri di Wanyama e Alderweireld saranno chiave per una squadra dal rendimento fin qui al di sotto delle aspettative. Se il Tottenham è questo, Allegri può dormire sereno.
Nel pomeriggio vittorie preziose per Chelsea e Arsenal. Bene i blues, che rischiano col Southamtpon ma strameritano una vittoria che consolida la loro posizione nelle top3. Solo 1-0 per Conte, sofferenza finale, ma nel complesso i 3 punti ripagano gli sforzi in un match in cui i londinesi hanno creato una mole impressionante di palle gol, evidenziando netti miglioramenti sotto l’aspetto del gioco: aspetto da non sottovalutare, se consideriamo quando sia cambiato la loro fisionomia quest’anno. Il minimo indispensabile invece per l’Arsenal, che liquida il Newcastle grazie all’acuto di Ozil. Sempre più a picco i magpies di Benitez. Prezioso anche il punto del Burnley al Brighton, un Brighton che nel primo tempo spreca anche un rigore grazie all’inappropriata trasformazione di Murray. In chiave salvezza altro successo bello e rotondo per l’Huddersfield: 1-4 a Watford, settore ospiti in visibilio. Doppietta di Mooy e realizzazioni di Kachunga e del ritrovato Depoitre, nel mezzo l’espulsione di Deeney e la rete di Doucoure. Ruggisce il Palace, alla sua seconda vittoria consecutiva: clamoroso 0-3 a Leicester, spiccano Benteke e Zaha. 0-3 anche per un ritrovato West Ham al Britannia: Stoke annichilito, decidono Noble, Arnautovic e Lanzini. Domani United e Liverpool.