Doveva cancellare la notte di Madrid e c’è riuscito. Il Napoli passa al Bentegodi e batte il Chievo (3-1). Apre Insigne con un fantastico destro a giro che fa il paio con l’eurogol del Bernabeu. Imparabile per Sorrentino. Il Napoli domina e Hamsik mette in ghiaccio la partita al 38′ con il suo capitano che a porta vuota dopo un’uscita infelice di Sorrentino, non ha difficoltà a mettere in rete. Nella ripresa parte meglio il Chievo Verona ma al primo affonda arriva il terzo gol degli Azzurri con Zielinski che da fuori area chiude la partita. Nel finale accorcia Meggiorini per il Chievo che poi prende d’assedio la porta di Reina che salva due occasioni clamorose che avrebbero riaperto la partita. Entra anche Milik che acquista minuti dopo Madrid. Vince il Napoli che scavalca momentaneamente la Roma e si prende il secondo posto. Da registrare sugli spalti striscioni dei tifosi del Napoli contro il presidente De Laurentiis, ovviamente in difesa di Maurizio Sarri.
Gara pazzesca all’Adriatico. In panchina c’è Zeman, il ritorno. L’ha chiamata operazione dignità per chiudere al meglio la stagione e ricostruire un futuro migliore. Ma è il Pescara che non ti aspetti, Genoa travolto (5-0). Abruzzesi a testa bassa, caricano, giocano di prima come piace al boemo e al 5′ arriva il vantaggio. Fa tutto Cerri, salta anche il portiere genoano per poi insaccare con deviazione finali di Orban. Ma quanto spinge il Pescara, tiene meglio il campo, il Genoa è stordito e prende il secondo gol con uno svavetto morbido di Caprari dopo uno splendido filtrante di Biraghi. Che Pescara, si rivede Zemanlandia. Ma non è finita perchè alla mezz’ora Zeman cala il tris con un diagonale imprendibile di Benali. Non basta perché Caprari colpisce ancora e firma la doppietta personale e a tre dalla fine mette il punto esclamativo Cerri per il definitivo 5-0. Grande Pescara, il Genoa mai entrato in partita.
Alla Dacia Arena di Udine , un tempo per parte tra Udinese e Sassuolo. Friulani avanti con Fofana dopo appena 7′. Meglio la squadra di Del Neri, più tonica e determinata. Negli emiliani si danna Alessandro Matri, sgomita. Il pari lo trova Defrel, appena entrato nella ripresa con tocco morbido che si infila tra le gambe di Karnezis. Ed è ancora Defrel con un sinistro chirurgico a gelare Udine: 1-2.
A Marassi il Cagliari va per primo in vantaggio dopo sei minuti con Maurizio Isla che scarica un destro imprendibile alle spalle di Viviano. La Samp accusa il colpo, la scuote Muriel, la riporta in quota Quagliarella. Solita azione travolgente di Muriel che da centrocampo si beve mezza difesa sarda, Pisacane riesce a respingere alla meno peggio la sua conclusione, ma il pallone arriva a Quagliarella che da due passi mette in rete alle spalle di Gabriel: 1-1. E nel finale prima Borriello reclama anche un calcio di rigore, poi Ibardo segna dopo un’uscita sbagliata di Viviano ma l’arbitro Massa annulla. Polemiche a non finire, ma finisce qui.