Domani svelata la nuova Champions

Nella foto: la Champions League 2022/23 - CREDITS UEFA - (Photo by Lukas Schulze - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

Anno nuovo, Champions nuova, perché quello che sarà presentato al Grimaldi Forum di Montecarlo domani, è un format rivoluzionario. Si parte da 36 squadre e non più 32 come nella precedente edizione, niente più fase a gironi, ma un singolo gruppo che funzionerà come un campionato. Rivoluzione che vale anche per Europa League e Conference. Ogni squadra disputerà otto partite rispetto alle sei della fase a gironi, non ci saranno più gare di andata e ritorno, ma ogni squadra affronterà nella prima fase otto squadre diverse equamente ripartite (quattro in casa e altrettante in trasferta). 

IL SORTEGGIO

Servirà per determinare gli incontri delle 36 formazioni che saranno divise in quattro fasce da nove squadre ciascuno in base al coefficente Uefa. Nella prima fase non sono previsti scontri tra club della stessa Nazione, quindi niente derby. Ogni club dovrà affrontare due squadre di ciascuna urna. Poi, sempre attraverso attraverso il computer, e non più le palline che avrebbero richiesto un tempo infinito, sarà stilato il calendario della prima fase a girone unico. 

ELIMINAZIONE DIRETTA —  Alla seconda fase, quella ad eliminazione diretta, si qualificheranno 24 squadre, dodici quelle eliminate: le prime 8 accederanno direttamente agli ottavi di finale e saranno teste di serie e non potranno sfidarsi tra loro ed inoltre avranno il beneficio di giocare la sfida di ritorno in casa. Le altre qualificate, quelle classificate dal nono al ventiquattresimo posto, si sfideranno in un turno supplementare per definire le restati otto che accederanno agli ottavi. Finisce l’era del “paracadute”, ovvero le retrocesse dalla Champions e di conseguenza anche dall’Europa League, non accederanno alla rassegna inferiore. Da notare che quest’anno il sorteggio avverrà attraverso un computer che sostituirà le vecchie e obsolete pallina.

LE QUALIFICATE —  Pero cinque le italiane in gara:  Inter, Milan, Juve, Atalanta e Bologna. In campo anche cinque formazioni tedesche (Bayer Leverkusen, Stoccarda, Bayern Monac, Lipsia e Borussia Dortmund). Quattro inglesi (Manchester City, Arsenal, Liverpool e Aston Villa), quattro spagnole (Real Madrid, Barcellona, Girona e Atletico Madrid), tre francesi (Psg, Monaco e Brest), due olandesi (Psv e Feyenoord), due  portoghesi (Sporting Lisbona e Benfica), una belga (Bruges), una scozzese (Celtic), una austriaca (Sturm Graz) ed una ucraina (Shakhtar). Le altre 7 arriveranno dai preliminari che si concluderanno a ridosso del sorteggio di Montecarlo.

Ovviamente, a partire da favorita, è ancora il Real Madrid vincitrice della passata Champions League contro il Borussia Dortmund a Londrae della recente Supercoppa. Occhio alle avversarie, dal Manchester City al Bayern Monaco, ma nella corsa ci sono anche Barcellona e le italiane, soprattutto l’Inter che insegue il sogno di giocare un’altra finale dopo quella contro il City di due anni fa a Istanbul e naturalmente anche il Paris Saint Germain, rinnovato, ma pur sempe ambizioso.  Inizia il lungo, meraviglioso cammino, con destino Monaco di Baviera, Allianz Arena, dove è il programma la finale di questa settantesima edizione della Champions League.

EUROPA LEAGUE E CONFERENCE

La formula è la stessa della Champions League. In Europa League, due le italiane in campo, Roma e Lazio ed entrambe partiranno dalla prima fascia. Così come in Conference League, dove contiamo di trovare la Fiorentina che prova quest’anno a portare a casa il trofeo, sfuggito nelle finali giocate negli ultimi due anni, ma deve prima superare l’ostacolo rappresentato dal terzo turno degli spareggi contro la Puskas Akademia. L’andata a Firenze, è finita 3-3. A Budapesp serve vincere per approdare alla fase finale.

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