Spalletti amaro: “Colpa mia, ma ho avuto poco tempo”

Nella foto: Luciano Spalletti - Credit Uefa -(Photo by Tullio Puglia - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

BERLINO La tensione si taglia a fette nella sala stampa dell’Olympiastadion. Luciano Spalletti è teso, abbozza sorrisi di circostanza dopo aver ingoiato ettolitri di bile per questa sconfitta che interrompe il cammino azzurro a Euro 2024. “La responsabilità è sempre dell’allenatore – dice il ct azzurro – perché i calciatori li ho scelti io, ma è chiaro che è un percorso in cui devo fare delle conoscenze”.

Ritmo gara diverso e poi quel gol a inizio ripresa a tagliare le gambe di una possibile ripartenza. “Il secondo gol all’inizio del secondo tempo ci ha tagliato le gambe e siamo stati poco incisivi. La differenza l’ha fatta il ritmo inferiore a loro nel primo tempo e anche nelle individualità, c’è stato un passo differente. Il ritmo fa sempre la differenza. Stasera ho cambiato i giocatori, probabilmente in questo momento qui non siamo in grado di fare più di questo. Il cammino verso i Mondiali? Chiaro che ci vuole più gamba e ritmo, più continuità, più sacrificio. In diversi non siamo stati continui a rosicchiare centimetri, a pressare. Non ci siamo arrivati in condizione eccezionale e a questa temperatura diventa difficile”.

E a Sky Sport, dopo aver ribadito che la responsabilià è sempre la sua, ha aggiunto che “parlerò con Gravina perché con me si è sempre comportato da grande persona, sentiremo cosa ci sarà da dire”.

In conferenza ha continuato a ribadire un concetto apparso chiaro, con un disco in loop. “Siamo stati sotto livello come ritmo, abbiamo sofferto qualche individualità loro, come velocità rispetto alla nostra. Nella partita precedente avevo detto che probabilmente non li avevo fatti recuperare, stasera l’ho fatto, ma nell’intensità della partita ho avuto la stessa risposta. Purtroppo non ho avuto tempo per fare delle conoscenze. Se si vede gli allenatori precedenti, quasi tutti hanno avuto venti partite per fare prove. Qualche partita in più mi poteva dare una mano, senza dimenticare i tanti infortunati avuti, ma questo non toglie nulla alla Svizzera che ha meritato”.

Sguardo al futuro perché adesso c’è da preparare le qualificazioni mondiali. “La Nazionale ha il futuro di provare a fare delle scelte differenti, ci vuole gente che abbia più gamba. I giovani? Se hanno le potenzialità per mettere seduti gli altri, io sono il primo che gli devo dare spazio. Vengo via con la certezza che qualcosa devo cambiare, non è un risultato così scandaloso come poi verrà fuori. Oggi come con la Spagna abbiamo fatto una partita sotto livello, ma con la Croazia non era stata scandalosa”.

Punto e a capo. Delusione tremenda, anche per lui, che sperava e credeva in un epilogo diverso.

P