Daniele Oliviero
C’è Manchester che sorride da una parte, mentre dall’altra sbuffa. Il City asfalta il Luton 5-1, riuscendo anche a contenere le forze per il ritorno di mercoledì con il Real Madrid. Per i Citizens segnano Kovacic, Haaland su rigore, Doku, e Gvardiol, con il match aperto dall’autorete di Hashioka su deviazione del bomber norvegese. Sua sorella United invece si ferma a Bournemouth dopo una brutta prestazione terminata 2-2. Gara da dimenticare anche per il Tottenham che ne prende 4 in casa del Newcastle nel match di apertura della 33esima giornata.
Tutto troppo facile per il City
Guardiola non gioca tutte le sue carte e manda in panchina diversi titolarissimi, tra cui Rodri, Bernardo, Foden, Grealish, Walker. Troppo importante per il tecnico spagnolo il ritorno in Champions con i Blancos, che si giocherà tra quattro giorni sempre all’Etihad.
Pronti partenza via e il City è subito avanti. Dopo un solo minuto si aprono le marcature con un’autorete; Haaland sbaglia davanti a Kaminski ma rimedia subito con un’acrobazia, la quale sbatte sulla faccia del difensore Hashioka che manda in rete (1-0). I padroni si fanno vedere ancora avanti con una conclusione da fuori di Gvardiol e De Bruyne che manda alto. Poi Doku dalla linea di fondo serve Nunes che spara centrale sulle braccia di Kaminski. Ancora Gvardiol pericoloso, che da palla inattiva si stacca in cerca di una sponda che però non arriva. Tiro insidioso di De Bruyne, e Kaminski deve allungarsi per spedire in corner. La prima frazione finisce con un Luton fantasma che non è riuscito a fare nemmeno un tiro alla porta di Ederson.
Nella ripresa cambiano le porte ma non la sostanza, con il City che continua a dominare senza premere troppo sul pedale dell’acceleratore. Ruben Dias si affaccia dall’altra parte con due tiri da fuori, il secondo fa la barba al palo. Ma la conclusione che più si avvicina al secondo gol è quella di Kovacic, con la retroguardia dei Cappellai che si salva con una deviazione. Ma il raddoppio è solo rimandato di qualche minuto perché il croato ci riprova subito dopo con una conclusione al volo nata da uno schema su corner, e stavolta il pallone entra:2-0 per il City. I Cappellai rischiano di rimetterla in partita con il loro primo tentativo in porta battuto da Woodrow, che entrato dalla panchina spacca la traversa con un destro violento.
Ad un quarto d’ora dalla fine Doku viene steso e l’arbitro Brooks fischia il penalty. Dal dischetto Haalnd non sbaglia e sigla la rete del 3-0. Il norvegese raggiunge i 20 gol in campionato, staccandosi di due la distanza da Watkins, il secondo miglior marcatore. Il Luton ha un guizzo d’orgoglio con Doughty, ma Ederson è bravo a respingere con i tacchetti una conclusione ravvicinata. Ci pensa allora Barkley a regalare il gol della bandiera ai Cappellai a dieci dalla fine. Il timbro decisivo alla pratica lo mette Doku, che per siglare il poker del City deve prima ubriacare mezzo reparto difensivo con le sue finte (4-0). Nel recupero si unisce alla festa anche Gvardiol, che grazie ad un siluro spedisce il gol della cinquina sotto la traversa (5-1). Nonostante il risultato sia stato schiacciante il City conquista i 3 punti con uno sforzo contenuto, e scippa il primo posto conteso tra Arsenal e Liverpool. Proprio quest’ultime, impegnate entrambe in casa, saranno chiamate al controsorpasso domani. I Gunners occupati con l’Aston Villa, mentre il Liverpool con il Crystal Palace.
Crollo Tottenham
Di tutt’altro umore è il Tottenham che viene asfaltato dal Newcastle 4-0. Al St. James Park brilla Isak, autore di una doppietta e terzo miglior cannoniere con 17 centri, ma anche Gordon e Schar. Gli Spurs rimangono a 60 e rischiano di perdere il quarto posto che condivide insieme all’Aston Villa, che però domani è alle prese con un brutto cliente.
Un brutto United
Le ciliege di Bournemouth rimangono indigeste allo United che stecca 2-2. Molto meglio i padroni di casa che passano avanti prima con Solanke poi con Kluivert, ci pensa Bruno Fernandes con una doppietta a riportare a galla la squadra e a evitare un brutto quanto meritato KO. Si complica ulteriormente l’obiettivo stagionale dei Red Devils, con l’Europa League lontana 10 punti.