Il Napoli mette le mani sullo scudetto: manita alla Juve

Kvrara e Osimhen trascinatori del Napoli scudettato (foto Carmelo Imbesi/Image Sport)

Francesco Raiola

NAPOLI Mani sullo scudetto al Maradona. Il Napoli travolge la Juventus per 5-1 e lancia un messaggio forse decisivo al campionato. Nel primo tempo Osimhen e Kvaratskhelia e il gol di Di Maria che riaccende le speranze, ma nella ripresa gli azzurri travolgono i bianconeri con Rrhamani, ancora Osimhen ed Elmas. Juventus k.o. e umiliata, Maradona in estasi. Grandissima atmosfera al Maradona, sold out per il big match fra Napoli e Juventus. Spalletti conferma tutto, recuperando Kim in coppia con Rrhamani, e confermando Mario Rui in difesa e Politano in attacco. Sorpresa per Allegri, ma fino ad un certo punto, che punta su Chiesa dal primo minuto, con McKennie in mediana insieme a Locatelli e Rabiot con Kostic a sinistra, e di Maria in appoggio all’ex Milik in attacco.

Inizio folgorante degli azzurri che prendono subito in mano il match sfiorando il gol con Osimhen in acrobazia e trovando il vantaggio col nigeriano al quarto d’ora. L’attaccante azzurro ĆØ velocissimo a ribattere in rete una respinta corta di Szczesny su conclusione a mezza rovesciata di Kvaratskhelia. Esplode il Maradona. La reazione della Juventus arriva con una conclusione di Di Maria da fuori area che approfitta di un grave errore di Rrhamani in disimpegno ma la conclusione dell’argentino si stampa sulla parte alta della traversa. Il Napoli non va in panico, anzi, controlla e alla mezz’ora raddoppia: stavolta ĆØ Osimhen che serve l’assist per Kvaratskhelia che ha tutto il tempo di controllare e mirare e battere per la seconda volta Szczesny. La Juventus perĆ² non molla e complice tre rimpalli fortunati per Milik, arriva la conclusione precisa di Di Maria che beffa nell’angolino Meret e riapre il match. Primo giallo per Danilo, duro su Kvaratskhelia. Nel recupero addirittura intervento strepitoso di Meret che salva in tuffo su Rrhamani che rischia un clamoroso autogol. Primo tempo che si chiude con gli azzurri avanti di un gol.

Cambia subito Spalletti nell’intervallo. Dentro Elmas per Politano. Prima chance per gli azzurri con Osimhen in velocitĆ  ma Szczesny salva in corner. Sul successivo angolo, la palla schizza bassa verso Rrhamani che conclude preciso e angolato per il terzo gol del Napoli. Doppio cambio immediato per Allegri che toglie Locatelli e Milik per Paredes e Kean. Osimhen ha la grande occasione per il quarto gol servito da Kvaratskhelia che ruba palla a Bremer ma il nigeriano stavolta spara alto. Ma Osimhen al ventesimo non perdona e di testa su assist ancora al bacio di Kvaratskhelia la mette nel sette e fa esplodere ancora il Maradona. A venti dalla fine dentro Olivera per Mario Rui, tra i migliori in campo. Due minuti e arriva il pokerissimo: Juve in balia totale e Elmas arriva dalla destra servito da Di Lorenzo e batte ancora Szczesny complice una leggera deviazione. Allegri inserisce il giovane Iling e Miretti per Chiesa e Di Maria, mentre Spalletti inserisce Raspadori e NdombelĆØ per Osimhen e Zielinski. Accademia pura nel finale con gli azzurri che fanno il torello tra gli olĆØ di Fuorigrotta. Ovazione finale per Kvaratskhelia che esce per Lozano.

Delirio puro al Diego Maradona che consegna al campionato una vittoria storica, la piĆ¹ rotonda del Napoli in Serie A contro la Juventus, che porta gli azzurri a piĆ¹ dieci dalla formazione di Allegri, il cui muso ĆØ piu nero che corto stasera. Osimhen e Kvaratskhelia trascinatori e leader di un Napoli che lancia un segnale di dominio sul campionato. 

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