Testa bassa e pedalare perchè mai come quest’anno sarà difficile vincere. Massimiliano Allegri veste i panni del pompiere alla vigilia della sfida del Bentegodi contro il Chievo che segnerà l’inizio ufficiale della stagione 2018-19 della Juventus. Si giocherà nella giornata dei funerali delle vittime di Genova (“ci adeguiamo a giocare nel giorno del lutto nazionale perché è così che hanno deciso ma le parole che sono state dette sono tutte superflue, perché quando accadono queste cose sono tutti bravi a parlare ma credo ci sia molto da fare”) e nella Juve che va a caccia dell’ottavo scudetto di fila non ci sarà più Claudio Marchisio, che ha rescisso. “Personalmente devo ringraziare Claudio perché in quattro anni con me ha dimostrato di essere un grande giocatore, un grande uomo e un grande professionista, esempio per tutti i giocatori che sono arrivati alla Juventus – ha aggiunto Allegri – Claudio è da 25 anni qui. Abbiamo preso questa decisione, condivisa con lui e ieri sera la società insieme a lui ha risolto il rapporto e Claudio andrà a fare un’esperienza da un’altra parte”. La Juventus parte ovviamente come grande favorita, ma ancora una volta Allegri ha predicato umiltà. “Domani parte una nuova stagione, più difficile, abbiamo acquistato Ronaldo che è il miglior calciatore al mondo, sono arrivati Can, Cancelo, Spinazzola, è tornato Bonucci. La squadra è migliorata ma anche le altre sono migliorate molto, è una stagione difficile e noi dobbiamo subito mettere da parte questo periodo di eccitazione e tornare con i piedi per terra perché domani alle 18 troveremo un Chievo che avrà voglia di fare l’impresa”. “Noi dobbiamo subito calarci nella realtà del campionato e per far questo bisogna avere grande rispetto degli avversari, tenere un profilo basso, lavorare e poi vincere le partite che è l’unica cosa che conta nel calcio. Domani ci vorrà una partita di buona intensità, di buon approccio mentale. Sono curioso anch’io di vedere la squadra domani, perché abbiamo giocato mezzora a Villar Perosa e 40 minuti con l’Under 23”. Allegri ha poi aggiunto che “non è questione di motivazioni che mancano. È questione di pensiero troppo positivo. Ci vuole equilibrio, sapere che per vincere bisogna fare. Ci sono da giocare partite, la Juventus tecnicamente è la migliore però bisogna dimostrarlo sul campo”. L’attesa dei tifosi invece è soprattutto per la Champions. “Quest’anno non è l’anno della Champions – ha risposto Allegri – perché da quando sono arrivato alla Juventus è sempre stato l’anno della Champions, del campionato e della Coppa Italia. Tutti gli anni la Juventus parte per vincere tutti i trofei, due volte ci siamo andati vicini e quest’anno ci riproviamo. L’obiettivo numero uno è passare il turno di Champions. Capisco che tutti siano eccitati, ma la realtà è quella del campo. L’altro giorno ho portato un esempio: il Real Madrid che lo scorso anno vinse la Champions dopo 10 giornate di campionato era a 20 punti dalla testa. Le motivazioni fanno la differenza, puoi essere la squadra più forte al mondo, ma se non hai le motivazioni giuste non vai da nessuna parte. Anche quest’anno deve regnare l’equilibrio, a marzo dobbiamo essere dentro a tutte le competizioni per poi potersi giocare le nostre chance, altrimenti avessimo già vinto campionato, coppa e Champions si potrebbe fare un anno di vacanza”. E quando gli è stato chiesto se questo possa essere l’ultimo anno alla Juve, Allegri ha risposto: “Già dopo il secondo anno dicevano che sarei andato via, questo è il quinto anno e sono molto orgoglioso di essere alla Juventus. Bisognerà fare un’annata giusta e importante e poi a marzo-aprile decideremo se andare avanti o prendere strade diverse. Alla Juventus sto bene, ma quello che contano poi sono i risultati. Sono molto molto contento e sono in sintonia con la società che ha sempre lavorato bene nel mercato e sono stati fatti passi in avanti, l’autostima a livello europeo è cresciuta tantissimo e chissà che quest’anno non tocchi a noi vincere la Champions, ma quello sarà un ‘problema’ che avremo da marzo in poi”. Sulla gara di domani, il tecnico ha dato già alcune indicazioni: “giocano Ronaldo, Szczesny, Chiellini, Bonucci e Pjanic oltre ai due terzini, Cancelo e Alex Sandro. Per gli altri devo decidere, comunque sono tutti in buona condizione”. Ronaldo sarà l’osservato speciale: “Rispetto a tutti gli altri campioni, lo dimostrano i numeri. Ha vinto 5 Palloni d’Oro eppure si mette sempre in discussione. Si vede subito che quelli come lui sono giocatori diversi. Vincere, continuare a vincere ed essere insieme a Messi il giocatore che ha fatto più gol in Champions e ha vinto più Palloni d’Oro è uno stimolo importante, ma questo non ci deve far pensare che c’è Ronaldo e vinciamo. È un valore aggiunto in una squadra che negli ultimi quattro anni ha giocato due finali di Champions e ha vinto quello che c’era da vincere”. Allegri ha poi spiegato che ci saranno “possibilità di giocare con vari sistemi di gioco” e che “i giocatori a seconda delle caratteristiche vanno messi in campo”. Infine sul mercato, il tecnico non si aspetta altro: “Kean? Al momento rimane, è un giocatore della Juventus e, se andrà via, andrà all’estero”.