Premier. Fulham ko nel derby del Tamigi: vola il Palace dell’ex Hodgson. Pari esterno dell’Everton

Simone Dell’Uomo

Emozioni dovevano essere, emozioni a grappoli sono state. Wolves-Everton 2-2 chiude un sabato da leccarsi i baffi, un antipasto straordinario in vista di una stagione meravigliosa, intensa, difficilmente pronosticabile. Apre Richarlison, proprio l’uomo di Marco Silva; pareggia l’artista Ruben Neves direttamente su punizione, probabilmente uno dei playmaker più forti in prospettiva futura; risponde ancora in diagonale Richarlison nonostante l’inferiorità numerica; pareggia Raul Jimenez, un colpo di testa che valorizza un’altra pennellata di Ruben Neves. Finisce dunque in parità il derby tra i due manager portoghesi, Marco Silva ed Espirito Santo. Due progetti avvincenti, affascinanti, attraenti; un pari tra reti e spettacolo che ripaga il prezzo del biglietto dei sostenitori del Molineaux.  Parte brillantemente l’avventura inglese di Maurizio Sarri, che scaccia e stempera la tensione del debutto in Premier, allontanando i fantasmi del Charity Shield perso soltanto una settimana fa nel primo confronto con Pep Guardiola. Passeggiata blues ad Huddersfield: 3-0 Chelsea, a segno Kantè, Jorginho e Pedro. Non era certamente un test proibitivo, ma partire bene è sempre fondamentale, soprattutto in vista di un autunno complicato: Sarri avrà bisogno di tempo, mesi e punti persi per plasmare al meglio il suo nuovo team. Colpo durissimo per il Fulham, sconfitto nel derby del Tamigi dalle tostissime aquile di Hodgson, che espugna la sua vecchia dimora e festeggia i suoi tre punti stagionali. Il Palace vince 2-0: a segno Shlupp e Zaha, Nettissima la differenza tecnico-tattica tra una neopromossa e un gruppo compatto che lavora insieme da tempo. Ma i Cottagers possono restar sereni: gran mercato, i risultati arriveranno. Schurrle, Mitrovic e Vietto rappresentano un tridente che promette spettacolo. Amarissimo il debutto dello stesso Cardiff, sconfitto a Bournemouth 2-0 per lo stesso motivo: trionfa l’esperienza dell’undici di Howe, meccanismi brillantemente oliati quelli delle Cherries. In chisura, il Watford regola il Brighton: decisiva la doppietta del pupillo di Walter Mazzarri, Roberto Pereyra, adesso ancora più lontano dal Torino.