Ancelotti si presenta: “Niente promesse, lavoriamo per fare grande il Napoli”

Francesco Raiola

Torna al lavoro il Napoli, da ieri in ritiro a Dimaro, e oggi presentazione ufficiale di Carlo Ancelotti, nuovo tecnico azzurro,insieme al presidente Aurelio De Laurentiis.  Conferenza lunga e piena di spunti, di mercato e tecnici. Ovviamente si è parlato del nuovo acquisto della Juventus, Cristiano Ronaldo, sul quale sia Ancelotti che De Laurentiis si sono soffermati, evidenziando come l’arrivo del portoghese in Italia sia un bene per tutto il movimento calcistico italiano, ed una motivazione a far meglio contro l’eterna rivale. Interessante il passaggio di Ancelotti sulle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la piazza partenopea: “Il Napoli ha creduto in me e nelle mia capacità. Avevo voglia di tornare in Italia, e non mi sento ancora di allenare una Nazionale.  Il Napoli è un progetto molto serio. È una grande società,  già di altissimo livello, cresciuta tantissimo che deve confermarsi. Questa squadra tecnicamente mi convince ed è vicina alle mie idee. L’obiettivo è sempre lo stesso, rendere la squadra competitiva in ogni torneo, su tutti i fronti: campionato, Coppa Italia e Champions.  Dobbiamo essere dentro in tutte le competizioni a marzo ed aprile. Poi vediamo che succede”. Sul lavoro di Sarri, Ancelotti elogia il toscano: “È un vantaggio per me l’eredità di Maurizio.  Ho ammirato molto il suo lavoro. Non voglio cancellare quello che ha fatto, anzi. Lui ha migliorato tutto. Io però ho le mie idee, la mia filosofia  e lo stile rimarrà quello: voglio una squadra che controlla il gioco, compatta quando difende. Ho detto a De Laurentiis intanto confermiamo la rosa ed è stato fatto.  Per me i top player non sono quelli che guadagnano tanto; su una rosa già competitiva abbiamo innestato ottimi giocatori,  giovani e molto bravi.  Sono i profili giusti per migliorare il quadro ed essere competitivi”. Su Mertens ed Hamsik: “Marek è il capitano e voglio lavorarci per poterlo far giocare nella posizione di Jorginho. Lo può tranquillamente fare,  ve lo assicuro. Ha qualità ed esperienza, ed è un ruolo con dispendio energetico meno rilevante rispetto alla mezz’ala.  Sono convinto che sarà un regista perfetto e non dimentichiamo che abbiamo anche Diawara che può fare questo ruolo. Mertens invece non lo vedo come esterno ormai.  È una punta,  ma può giocare alla grande tra le linee in un 4-2-3-1.” Sui nuovi acquisti:” Meret è un giovane talento,  ha fatto già molto bene ed è fortissimo tecnicamente. Karnezis ha esperienza e lo aiuterà a crescere.  Inglese ha fatto molto bene a Verona, non è giovanissimo ma ha grandi potenzialità. Fabiàn Ruiz è un centrocampista completo, giovane,  non ha le caratteristiche per giocare davanti alla difesa e pur essendo mancino può anche giocare sul centro destra. Verdi è l’alter ego di Mertens, può giocare sulla trequarti, dietro le linee, può anche alternarsi con Callejon”. Sugli obiettivi: “Superare il girone di Champions, sicuramente.  Bisogna essere competitivi sempre. I 91 punti dello scorso anno sono stati straordinari, ma si può vincere lo scudetto anche con 85. Bisogna essere in gara fino alla fine. Adesso obiettivo di mercato è il laterale destro, oltre che valutare le condizioni fisiche di Ghoulam, per il quale occorre ancora un pò di riabilitazione.  Ma in difesa siamo coperti con il ritorno di Maksimovic,  con Albiol che ha rinnovato e con Luperto, tornato dal prestito di Empoli, che voglio studiare qui a Dimaro”.  Sullo scudetto: “Mi piacerebbe regalare gioia ai tifosi,  soprattutto ripensando a quel maggio del 1988, quando con il Milan di Sacchi vincemmo al San Paolo contro Maradona. So quanta passione cova nei cuori dei napoletani.  Rendere felici i napoletani è il mio vero obiettivo”. È intervenuto anche De Laurentiis che ha commentato l’operazione Ronaldo-Juve: “Per il Napoli non è un’operazione tale che si diventa protagonisti. Noi siamo sempre stati protagonisti negli ultimi dieci anni. Le crescite non si fanno con le casse di risonanza. Mi dispiace che il calcio italiano cresca poco e sia poco imprenditoriale.  Miccichè è un banchiere che rispetto, va giustificato, ma mi aspettavo maturità dai miei colleghi, soprattutto nell’asta dei diritti televisivi venduti male. Mi sono battuto per un accordo con Sky per un anno con opzione per i successivi.  Abbiamo perso 250 milioni. Dovevamo chiudere sull’operazione.  Adesso con Ronaldo, saremmo andati l’anno prossimo da Sky con un rilancio e invece… quando ti trovi di fronte ad uno come Murdoch ci devi andare a giocarsela ad armi pari, invece ci andiamo alla berlina”.  Su Sarri: “La vicenda è in dirittura di arrivo. I miei avvocati hanno sottoposto il testo ai suoi avvocati. Chi vivrà vedrà.  Jorginho? È un ottimo calciatore,  ma ha voluto lui il Chelsea.  Mi scuso con il Manchester City, ma ha preferito Londra.  E in più guadagnerà anche di più.  Il mio accordo con Abramovich  è a prescindere da Sarri”. Sulle cessioni: ” Non ce ne saranno, a meno che non sia Ancelotti a chiederle per avere una rosa meno ampia. Il migliore acquisto è stato convincere Carlo Ancelotti a venire a Napoli”. Su Cavani: “Sono richieste da Bar Sport. È un desiderio dei tifosi, ma non si vince così”. Primo appuntamento sul campo per il nuovo Napoli di Ancelotti sabato 14 luglio alle 17.30 contro il Gozzano, neopromosso in Serie C.