Simone Dell’Uomo
Incondizionatamente, meravigliosamente, semplicemente Harry Kane. L’uragano si carica sulle spalle la sua Inghilterra, spazza via la Tunisia e conquista i primi 3 pesantissimi punti della campagna russa. Sospiro di sollievo per Gareth Southgate, che solo in pieno recupero riesce a battere una squadra di rango nettamente inferiore. Alla Volgograd Arena finisce 2-1: apre Kane, pareggia Sassi su rigore, decide il centravanti del Tottenham in pieno recupero. Bene l’England in avvio: caparbia, spigliata, veloce, determinata. Miracolo su Lingard, poi Kane trova il guizzo sotto porta per portare avanti i suoi. Solo 10 minuti e l’Uragano trova giù il primo gol del suo Mondiale. Non arriva il raddoppio, e Sassi trasforma il rigore del pareggio. Lingard colpisce il palo, il primo tempo termina 1-1. Nella ripresa la Tunisia chiude gli spazi, l’England manifesta problemi l’assenza di un playmaker sulla trequarti offensiva e non riesce a sfondare il muro. Sembrava la solita notte di un’Inghilterra tutto fumo e niente arrosto quando in pieno recupero Kane decide di rovesciare il destino, rompere l’incantesimo e spedire in paradiso Trafalgar Square. Non poteva che essere lui il simbolo, la storia, il capitano del nuovo ciclo britannico, la nuova era di un’England che vuole ripartire dopo i disastri di Hodgson e i fallimenti della golden generation. Harry Kane, il volto del bravo ragazzo, un ragazzo diventato uomo coi valori veri, probabilmente l’attaccante più forte del momento. E solo l’uragano poteva cancellare i difetti cronici di un’Inghilterra deludente per tanti aspetti: nonostante un primo tempo giocato a ritmi elevati condito da ripartenze fulminee e voglia di far male, la seconda frazione evidenzia quei guai da noi sempre sottolineati. Manca un playmaker, manca un fantasista, qualcuno veramente in grado di accendere la luce. A difesa tunisina schierata, il team di Southgate s’è dimostrato praticamente incapace di organizzare vere e proprie palle gol. Malissimo Alli, completamente impalpabile. Da rivedere una difesa inesperta, da rivedere Sterling nella nuova posizione più centrale che offusca le sue qualità, da rivedere soprattutto le punizioni, che non potranno mai calciare Trippier o Young se si vuol realizzare un cammino importante in Russia. Fatto sta che l’Inghilterra, che vanta una stella come Harry Kane, riacciuffa il Belgio in testa al girone. Strada spianata, adesso l’obiettivo è chiudere il discorso con Panama.