dall’inviato Massimo Ciccognani
MOSCA E’ festa Russia all’esordio mondiale, con i padroni di casa che travolgono l’Arabia Saudita e partono coll’acceleratore spianato nel gruppo A. Cinque a zero per la squadra di casa per effetto dei gol messi a segno da Gazinsky e Cheryshev nel primo tempo, Dzyuba e Cheryshev (doppietta per lui) e un gioiello di Golovin su piazzato nella ripresa: un successo che permette alla Russia di partire col piede giusto, rompere il ghiacco dell’esordio e lanciare la sfida (non sarà facile) a Uruguay ed Egitto per la qualificazione agli ottavi. Un esordio dalle grandi emozioni, come era lecito attendersi. Tutto esaurito al Luzhniki Stadium (78mila spettatori). Una cerimonia d’apertura dal colori forti, dalle coreografie mozzafiato, impreziosita dalla voce di Robbie Williams, dal discorso celebrativo di un Putin raggiante come non mai, che ha salutato la sua gente ribadendo che “questo mondiale sarà tra i più belli della storia”, confortato dalla presenza e dalle parole di Gianni Infantino presidente Fifa che ha elogiato il grande lavoro svolto dalla Russia e dal suo presidente per ospitare questa manifestazione. Poi brividi agli inni di Arabia e Russia, in particolare quello storico del coro dell’Armata Rossa cantato da tutto lo stadio. Poi, calcio d’inizio del mondiale da parte dell’argentino Nestor Pitana, con i nostri Irrati e Orsato al Var. Confermate le formazioni della vigilia con la Russia (4-2-3-1) che schiera Smolov punta avanzata e il gioiellino Golovin, che piace tanto alla Juventus, trequartista, mentre l’Arabia Saudita (4-3-2-1) affida le sue speranze nei piedi del bomber Al-Sahlawi e nel mancino Al-Shehri. E ci vuole poco per capire che non ci sarà partita perché la Russia, che pure non è riuscita a vincere neppure una delle sette gara pre-mondiale pareggiando tre e perdendone quattro, parte fortissima, aggressiva in tutte le zone del campo. Fernandes è una spinta nel fianco della retroguardia saudita, Dzagoev si inserisce coi tempi giusti, l’Arabia si salva. Ma è il prelidio al vantaggio russo che arriva al 12’: gran giocata di Golovin che centra bene sul secondo palo, Gazinsky svetta più alto di tutti e il Luzniki esplode. Russia subito avanti. L’Arabia, come le celebri stelle di Maiano, resta a guardare, intorpidita nella manovra. Fraseggio lento, atteggiamento impalpabile mentre la Russia continua a spingere per provare subito a chiuderla. Smolov prova la zampata sottomisura provando i riflessi di Al-Maiouf. Tanta Russia e solo controgioco per l’Arabia, mentre i rossi di casa sono subito costretti al primo cambio per un infortunio muscolare occorso a Dragoev. Al suo posto Cheryshen che gioca in Spagna nel Villareal. Non c’è partita: Zhirkov e Golovin dominano sulla catena di destra, col gioiellino di casa che si muove molto senza dare punti di riferimento, Fernandes non delude dalla parte opposta, Samedov detta ordine in mezzo, dietro russi mai preoccupati. Arabia non pervenuta. Smolov fa una giocata pazzesca poi Zobnin rovina tutto accentuando la caduta in area. Pitana irreprensibile, legge bene l’azione. Ma il raddoppio è solo questione di attimi. Lo firma Cheryshev con un sinistro vincente da due passi dopo una travolgente azione alla mano dei russi. Due a zero all’intervallo e partita in ghiaccio. Cambia nulla nella ripresa, con l’ennesimo monologo dei russi che trovano il terzo con Dzyuba che di testa raccoglie l’ennesimo centro al bacio di Golovic per mettere il punto esclamativo sulla gara e calano il poker al novantesimo ancora con Cheryshev e il pokerissimo in pieno recupero grazie ad una gemma su piunizione di Golovin. Vince nettamente la Russia cancellando un premondiale rattristico da mancanza di risultati e di gioco. Stasera ha ritrovato entrambi anche se sarà opportuno vederla all’opera nei match più probanti che l’attendono nella prossime due gare. E domani intanto ne sapremo di più su Uruguay ed Egitto che si affrontano alla Ekaterinburg Arena alle 14 ora italiana, nell’altra gara del girone A. Spazio anche al gruppo B: a San Pietroburgo alle 17 vanno in campo Marocco e Iran, alle 20 a Sochi la partitissima Portogallo-Spagna che con ogni probabilità deciderà il primato nel girone.