Si alza l’allerta a Mosca ad appena 41 giorni dall’inizio del Mondiale di calcio. L’Isis infatti, torna a minacciare la più importante rassegna calcistica mondiale. Con un pugnale e del sangue sul logo di Russia 2018, l’organizzazione terroristica islamica lancia un messaggio inquietante: “Uccideteli tutti”. E manco a dirlo a Mosca e nella altre nove città che ospiteranno il Mondiale, l’allerta terrorismo è altissima, con misure di sicurezza mai viste prima d’ora. A poco più di un mese dal grande evento, l’Isis torna a farsi sentire dopo che ad aprile nel mirino del terrorismo islamico era finito il presidente Putin, che i terroristi hanno ritenuto colpevole di appoggiare il regime siriano di Bashar Al-Assad: “Pagherai il prezzo per aver ucciso musulmani”. E ancor prima di Putin, altro gesto eclatante, con Leo Messi non con la maglia dell’Argentina, ma con il tradizionale lenzuolo arancione in attesa di essere giustiziato. Ma in Russia, dal quartier generale di Mosca, fanno sapere che le misure anti terrorismo sono altissime e che mettere piede sul suolo russo sarà difficilissimo. Ma l’allerta è altissima, ben sapendo come il terrorismo islamico riesce ad introdursi anche in ambienti apparentemente inaccessibili. Ma Mosca predica tranquillità, con ingente spiegamento di uomini e mezzi in tutte le strade del Mondiale.