Simone Dell’Uomo
Tre punti che sanno di Champions League per Jose Mourinho, che nell’ultimo scontro della sua carriera con Arsene Wenger conquista tre punti pesantissimi al foto-finish regalando l’ultima delusione ad uno dei suoi storici rivali di sempre. All’Old Trafford finisce 2-1: apre Paul Pogba, pareggia in piena ripresa l’ex di turno Mkhitaryan, in zona Cesarini decide il buon Fellaini, che sfrutta al meglio la palla di Young e regala al suo manager tre punti che significano aritmeticamente le dolci note della Uefa Champions League anche il prossimo anno. Amara delusione per il navigato tecnico transalpino, nonostante un Arsenal con la testa tutta rivolta alla semifinale europea di ritorno in programma giovedì, quando al Wanda Metropolitano dovranno realizzare un’impresa per continuare a inseguire il sogno Europa League. Quanto a Mourinho, secondo posto doveva essere e secondo posto sarà: con tranquillità i Red Devils potranno ora pensare alla finale di Fa Cup, quando il tecnico portoghese affronterà Antonio Conte a Wembley nella partita che chiuderà la season inglese.
Nell’altro posticipo domenicale il super City strapazza il West Ham, nonostante un titolo già strameritatamente vinto. All’Olimpico di Londra finisce 4-1: a nulla serve il gol di Creswell, troppo netta la differenza tecnica tra le compagini in campo; Guardiola sorride grazie agli acuti di Sanè, Jesus e Fernandinho, oltre all’autugol dell’ex firmato Pablo Zabaleta. Per Moyes e il West Ham un finale di stagione da brividi: 3 giornate per difendere i 3 punti di vantaggio dal Southampton, per evitare una retrocessione che avrebbe serissime ripercussioni nell’ambiente Claret&Blue. Fin qui gli investimenti della contestatissima proprietà firmata Gold e Sullivan non hanno portato i frutti sperati, per un club che per motivi evidenti non ha mai digerito il trasferimento all’Olimpico.