Massimiliano Allegri è sicuro: “Se viviamo questo finale con spensieratezza è probabile che vinceremo lo scudetto”. Il messaggio è per tutti, per la squadra, la società e tutto l’ambiente: “La Juve deve solo giocare a calcio, con testa, tecnica, voglia e sacrificio che servono per giocare le grandi partite”. Il tecnico bianconero, per nulla turbato da quando avvenuto in settimana con i tifosi fuori dal centro sportivo di Vinovo, lo ha detto oggi in conferenza stampa al Media Center della struttura di allenamento juventina: “Quando sono arrivato era un po’ peggio – ha ricordato quando gli è stato chiesto se sia il periodo più tribolato della sua gestione -. I tifosi sono venuti per farsi sentire vicini e per sostenerci in questo momento perché abbiamo questo finale di stagione in cui abbiamo tutto in ballo. Le voci sullo spogliatoio? Dispiace sentire queste cose perché sono senza fondamento e vanno a toccare la professionalità di tutti. Però non è la prima né l’ultima volta. Dobbiamo solo farcele scivolare addosso, l’obiettivo è di giocare, siamo in ballo per due obiettivi e dobbiamo creare i presupposti per portarli a casa. Poi come tutte le cose della vita ci sono momenti di difficoltà in cui le cose vanno meno bene ma ciò non vuol dire che questa è una squadra passata da fenomeni imbattibili a brocchi. Abbiamo da giocare questa partita contro l’Inter, il derby d’Italia, in uno stadio meraviglioso contro una squadra che ha subito 23 gol e solo 2 nelle ultime 9. Bisognerà fare una grande partita poi ce ne saranno altre tre. Il campionato non si deciderà né domani né domenica, sarà ancora lunga e nel calcio ne abbiamo viste abbastanza”.
A San Siro non sarà come nella sfida di dicembre a Torino: “Sarà diversa da quella dell’andata. Fu una delle migliori giocate dalla Juventus come intensità. Loro dovranno vincere per entrare in Champions e noi per stare davanti al Napoli”. Domenica scorsa dopo Juventus-Napoli, Allegri aveva detto che questa settimana si sarebbe divertito: “Le cose piatte non mi piacciono, non fan parte della mia vita – ha risposto -. La monotonia è una cosa brutta, ora bisogna tirare fuori coraggio, incoscienza, spensieratezza. Sono bei momenti da affrontare con entusiasmo e forza di volontà. Domani bisogna essere pronti su tutto, sulle seconda palle, sui contrasti. Domenica abbiamo fatto 8 falli e subiti 18, questo è importante per il Napoli, un dato negativo per noi. Domani è una partita da giocare facendo un metro in più, giocando per i compagni, altrimenti non ne esci vivo da San Siro”. Inoltre, ha aggiunto Allegri “Domani sera non bisognerà essere pensierosi. Ma non bisogna esserlo da qui alla fine. C’è da giocare una partita di calcio, non c’è da fare altro. Credo che la Juve nell’ultimo periodo abbia fatto delle buone partite. Contro il Crotone non lo abbiamo fatto, ma abbiamo subito un gol con un tiro. Con il Napoli non abbiamo giocato bene ma abbiamo preso gol al 90′. Quest’anno abbiamo preso tanti gol al 90′, non bisogna staccare. Quando pensi che la partita sia finita, devi stare più attento. Comunque il campionato è da giocare, sento dire che è il Napoli è favorito e che le vincerà tutte e quattro. Noi dobbiamo pensare a fare, c’è solo da andare in campo con concentrazione e attenzione. Domani credo che la Juventus farà un’ottima partita sotto tutti i punti di vista e si giocherà le proprie carte fino alla fine”.
Guardando al recente passato si pensa a Real Madrid-Juventus, ma Allegri avverte: “La partita di Madrid è stata una gara a sé, i ragazzi hanno fatto un’ottima partita. Quella è rimasta più nell’occhio, è normale, però in questo momento la cosa più importante è che tutti si mettano in discussione. Abbiamo due obiettivi e c’è solo da stare zitti e lavorare. La squadra che viene da non so quanti risultati non può perdere le certezze in tre giorni, sono cose che capitano e bisogna saperle accettare perché un passo indietro te ne fa fare due avanti”. Se i giocatori devono stare zitti, non si può imporre il silenzio ai tifosi molti dei quali dopo gli ultimi risultati chiedono la testa di alcuni giocatori e del tecnico: “I tifosi hanno il diritto di esprimere giudizi, però credo che i ragazzi stiano facendo il massimo – ha risposto Allegri -. Tutti stiamo facendo il massimo ma ci sono anche gli avversari. Questo non vuol dire che la squadra è demoralizzata, la squadra è lì pronta per combattere”. Anche il senso di gratitudine per Allegri sembra veramente basso: “Io lavoro e ho sempre avuto grande rispetto dei tifosi. L’allenatore è il responsabile di tutto, nel bene e nel male”, ha detto il tecnico che non ha dubbi anche sul futuro: “Io la decisione l’ho presa un anno fa, poi in questo momento bisogna pensare a quello che bisogna fare. È una sfida stimolante, e noi dobbiamo fare qualcosa in più per non farci superare”.
Tra i ‘non pervenuti’ contro il Napoli c’è stato il nome di Dybala. Vive la “situazione normale di un grande giocatore che ha un mese per dare un grosso contributo alla Juventus come tutti – ha detto l’allenatore -, perché non contano gli obiettivi personali ma quelli della squadra. Tutti si devono mettere a disposizione e Paulo sta bene. Tutti si aspettavano forse qualcosa di più, ma è un giocatore importante, ha l’obiettivo del Mondiale e sarà un mese bello da vivere. Dopo la sconfitta con il Napoli i primi due giorni ci può essere stata delusione poi basta. Noi dobbiamo essere bravi a scrivere un altro pezzo di storia” anche perché, come ha poi ricordato ancora Allegri, “Loro (il Napoli) hanno grande entusiasmo ma nel calcio in un minuto cambiano le stagioni”. Mandzukic “sta bene e domani è probabile che giochi”. Barzagli, “potrebbe giocare dall’inizio. L’altro giorno non era in grado di fare i 90 minuti, avrei rischiato di doverlo togliere dopo 25 minuti”. E per quanto riguarda la difesa, “assolutamente no” quella a tre come spiegato da Allegri che per non scoprire le carte su chi giocherà a destra ha aggiunto ironicamente: “Domani giochiamo a due, senza terzini”.