Massimo Ciccognani
Non è facile smaltire la sbornia di Barcellona, come non è facile spiegare a chi non l’ha vista, come è andata la gara. Non è facile spiegare un 4-1 che passerà agli annali, ma difficilissimo da analizzare. O forse troppo semplice, perché la Roma al Camp Nou ha dato fastidio, e non poco, ai campioni blaugrana, li ha tenuti a lungo in scacco, si è vista negare non uno ma due calci di rigori solari, ammessi anche dalla stampa spagnola, ha regalato agli avversari due autogol e la quarta rete su gentile concessione di Gonalons. Difficile spiegare che nel momento migliore prima Strootman poi Perotti hanno fallito il bersaglio grosso che forse avrebbe cambiato il corso di una partita che invece è finita con un 4-1 troppo difficile da spiegare per non scivolare nel solito vittimismo romano. Che stavolta c’entra nulla perché la Roma al Camp Nou ha fatto una partita maiuscola, ma è stata punita da arbitro (inspiegabile il mancato utilizzo del Var in Champions) , inesperienza e tanta sfortuna. Basta, si volta pagina, come vuole Di Francesco perchè domani sarà di nuovo campionato e all’Olimpico approda una Fiorentina gasatissima che è tornata a volare alta e con l’obiettivo Europa League di nuovo a portata di piede. “Non è stato facile tornare da Barcellona, eravamo tutti rammaricati – ha spiegato nella conferenza stampa del Bernardini il tecnico Eusebio Di Francesco _ Non meritavamo quel passivo ma dobbiamo andare avanti. Stiamo crescendo dal punto di vista della mentalità ma non basta. Sappiamo che rimontare un 4-1 al Barcellona è difficilissimo ma non diamo niente per scontato e non lasciamo nulla al caso. Dobbiamo essere combattivi. Dobbiamo credere in qualcosa di importante, con determinazione e orgoglio. Ma già abbiamo fatto un pizzico di errore a Bologna pensando al Barcellona. Oggi pensiamo alla Fiorentina, sapendo che dobbiamo mantenere per forza il terzo posto, anche perché il prossimo turno in campionato sarà contro la Lazio e sarà uno scontro diretto. Preparerò queste tre sfide con la consapevolezza che siamo cresciuti dal punto di vista della mentalità ma non basta, perché il risultato dice questo”. Adessi il tecnico chiede ai suoi una immediata reazione. “C’è la Fiorentina e dobbiamo preparare al meglio la gara contro i Viola sapendo che c’è qualche problemino generale per qualche giocatore – ha proseguito Di Francesco – e sapendo che ci sarà di nuovo il Barcellona e poi il derby”. Non saranno della partita Under e Perotti che ha rimediato una botta al polpaccio, mentre ancora decidere la situazione legata a Nainggolan. “Under proveremo a recuperarlo per la sfida di martedì con il Barcellona, Perotti invece ha preso un colpo al polpaccio al Camp Nou e non sarà della partita. Nainggolan invece farà un provino oggi, se lo passerà sarà in campo. Ci spero. Defrel giocherà titolare, quanto a Schick e Gerson vedremo. Lasciamo tranquillo Patrik, ha subito la grande attenzione nei suoi confronti. Dobbiamo ancora aspettarlo come maturità generale, non è la prima volta che tanti giocatori con grandi mezzi non riescono ad esprimersi al meglio in un ambiente. Non gli terrei troppo gli occhi puntati addosso. Dobbiamo migliorare, il rapporto tra gol e occasioni create, ci sono ancora tante partite, poi saranno fatte delle valutazioni che saranno importanti, ma ora è prematuro”. Atteso a Roma anche il presidente Pallotta, occasione ideale per tracciare un primo bilancio. ” Il presidente era contento per il gioco ma non era contento per il risultato. Io sono dell’idea che faccio l’allenatore e principalmente parlo con il ds Monchi, ovviamente se dovesse venire il presidente parlerò anche con lui. Tempo di bilanci? È presto per fare un bilancio, aspetterei la fine del campionato e c’è una partita di ritorno. Parleremo alla fine di tutto. Voglio vedere tutti combattivi fino alla fine per tutti gli obbiettivi da poter raggiungere”. Già, a cominciare dalla Fiorentina domani. Una partita da vincere, a tutti i costi.