La sensazione, e forse non solo quella, che in Federcalcio abbiano idee chiare e sappiano benissimo cosa vogliono dal futuro azzurro. Costacurta aveva annunciato entro il 20 maggio la nomina del nuovo ct. Il commissario Roberto Fabbricini va oltre e accorcia anche i tempi. “Credo che a metà del mese di maggio, intorno al giorno 20, forse anche prima, avremo la soluzione anche perché a giugno ci aspettano due impegni importanti, due amichevoli internazionali di assoluto prestigio”. In realtà si sapeva e forse in casa Italia sanno già, in linea di massima come andrà a finire. Solo un piccolo nodo da sciogliere. Di certo, gli Azzurri, attesi a tre sfide amichevoli, si presenteranno in panchina con il nuovo ct. Il 28 maggio test contro l’Arabia Saudita in Svizzera, il 1 giugno a Nizza contro la Francia e infine il 4 a Torino (Allianz Stadium) contro l’Olanda. “Abbiamo bisogno di una persona che abbia una grande forza e grande voglia di fare qualcosa per la Nazionale, poi ho sempre detto che è importante fare attenzione al discorso economico, non tanto per un discorso di soldi quanto per una questione etica perché in questo momento il Paese ha bisogno di segnali”, ha aggiunto Fabbricini che ha avuto parole al miele per Gigi Di Biagio. “Ha lavorato da vero professionista, ha anteposto gli interessi del gruppo e della squadra a qualunque tipo di discorso personale. Sono cose che gli sono state riconosciute, gliene sono grato e gliel’ho detto la scorsa notte sull’aereo quando tornavamo da Londra”. E allora non resta che attendere anche se il cerchio magico si va stringendo sempre più. Dei pretendenti alla panchina, praticamente out Claudio Ranieri, al quale la Nazionale piacerebbe ma dalla quale non è mai stato contattato. Out anche Di Biagio che ha fatto un buon lavoro ma che sapeva fin dal primo giorno, di non essere il candidato anche se ha la certezza di rimanere nell’orbita del Club Italia. Da seguire il profilo Conte che a giugno dirà addio al Chelsea. La Nazionale non gli dispiacerebbe ma lui, animale da campo come si è autodefinito, non dispiace la corte del Psg che gli ofgfre 11,5 milioni a stagione per rilanciare il club parigino. Restano quindi in lizza Roberto Mancini e Carlo Ancelotti. L’attuale tecnico dello Zenit farebbe carte false pur di approdare sulla panchina della nazionale. Dovrà vincere la concorrenza di Re Carlo che ultimamente qualche pensierino lo sta facendo anche se su di lui ci sono club di Premer. Dipenderà dalla sua volontà di prendersi un’altra panchina di Club o accettare l’idea di una Nazionale, enigma che porteremo avanti per poco. Metà maggio è vicino e con esso anche la nomina del nuovo ct.