Il massimo col minimo sforzo: il Napoli batte la Spal e si riprende la vetta

Francesco Raiola

NAPOLI Vittoria doveva essere e vittoria è stata a Fuorigrotta. Il Napoli vince e gestisce col minimo sforzo il gol di vantaggio ottenuto in apertura da Allan e tenendo botta alla vittoria della Juve nel derby all’ora di pranzo riprendosi la vetta della serie A in novanta minuti dove ha contenuto i ferraresi e non rischiando mai nulla. Giornata uggiosa e piovosa a Napoli che fa da scenario a Fuorigrotta alla sfida tra la capolista e la Spal che torna a Napoli dopo 14 anni, dai tempi della Serie C quando fu sconfitta per 1-0 con gol del Pampa Sosa. Nessuna novità di formazione per Sarri, mentre Semplici schiera per la prima volta tra i titolari l’ex atalantino Dramè, con un 5-3-1-1 molto abbottonato con il solo Antenucci davanti supportato da Kurtic. Lo sloveno in realtà sin dalle prime battute viene indirizzato praticamente ad uomo su Jorginho. Gli uomini di Sarri iniziano veementemente e subito dopo un minuto vanno vicini al gol con Insigne che a giro cerca Mertens ma il pallone è leggermente lungo. Nemmeno un minuto dopo è ancora Insigne scatenato:  il folletto di Frattamaggiore prova il tiro a giro che è deviato da Salamon e va sul palo e poi tra le bracce di Meret. Il Napoli è come un toro: vede la Spal vestita di rosso ed è scatenato. Al 5′ arriva il meritato vantaggio: azione da cineteca. Azione tutta di prima, triangolazioni spettacolari e veloci che coinvolgono prima Hysaj, Allan, poi Callejon, Mertens e di nuovo Allan che entra in area e supera Meret per l’apoteosi del San Paolo. Gli azzurri non si fermano e al 9′ sfiorano il raddoppio: lancio perfetto di Hamsik per Callejon che al volo colpisce ma Meret respinge. Dopo 3′ ci prova addirittura Koulibaly con un tiro alla Insigne a giro da fuori area che sfiora il palo. Dopo circa 20 minuti, il Napoli abbassa un pò i ritmi ma la Spal non ne viene fuori. Il Napoli tende a gestire il possesso palla per la rabbia di Sarri che invece vorrebbe chiudere subito la pratica nel primo tempo. Raddoppio che non arriva neanche nell’ultima occasione del primo tempo con Hamsik che tira da fuori area con Meret costretto ancora a respingere. Nel finale ammonito Kurtic per un brutto fallo su Callejon.
Ripresa che inizia sotto una pioggia ancora più insistente e ritmi più lenti. Prima occasione dopo 10 minuti. Mertens lanciato bene da Jorginho in velocità scarica il destro sul primo palo ma Meret salva in angolo. Al 61′ primo cambio nella Spal: fuori un poco brillante Dramè, dentro Costa. Un minuto dopo ancora un travolgente Allan ruba palla a Viviani, serve Mertens che chiude il triangolo e crossa per Hamsik che di testa insacca ed esulta spaccando la bandierina. Giacomelli prima convalida il gol e ammonisce Hamsik per l’esultanza e poi ascolta gli uomini del VAR che segnalano il fuorigioco di centimetri dello slovacco, annullando il gol con l’arbitro che non va nemmeno a vedere al monitor lasciando la decisione al suo assistente. Sarri sostituisce un nervoso Hamsik per Zielinski e Rog per Callejon. Ancora Napoli vicino al raddoppio. Mertens si conquista una punizione dal limite e lui stesso si incarica della battuta sfiorando il palo. Spal mai pericolosa,  sostituisce Antenucci con Paloschi e Grassi con Floccari ma non crea mai un pericolo degno di nota alla porta di Reina. Nel finale il Napoli cerca senza neanche troppo forzate i ritmi il raddoppio e negli ultimi minuti spazio anche per Diawara che rileva Jorginho e dopo 5 minuti di recupero Gavillucci decreta la fine della gara che riporta il Napoli meritatamente in testa alla classifica, ricacciando un punto dietro la Vecchia Signora. E sarà proprio questo duello Napoi-Juve, salvo clamorosi rovesci, il duello che renderà elettrica la serie A nelle prossime 13 partite.