Udinese prima, Shakhtar Donetsk poi. La settimana della Roma, una delle più importanti della sua stagione, comincia domani, con l’anticipo alla Dacia Arena, per concludersi mercoledì sera in Ucraina con la gara di andata degli ottavi di Champions League. “In questa settimana – spiega il tecnico giallorosso, Eusebio Di Francesco, prima di partire per il Friuli – ci sarà sicuramente qualche rotazione in più rispetto alle ultime gare, come ho fatto in passato quando la squadra spingeva e otteneva risultati importanti. Torniamo ad essere quelli di prima”. Un auspicio al momento non confortato dal gioco, anche se il terzo posto in campionato resta un obiettivo più che realizzabile. In quest’ottica, vincere a Udine sarebbe un bel segnale: “Jesus potrebbe essere della partita domani, è una possibilità: sia da centrale, sia da terzino sinistro adattato – svela il mister abruzzese in conferenza stampa – Per quanto riguarda De Rossi, quando si rientra da uno stop è più facile fare due partite di seguitò che tre, quindi è probabile che possa giocare sia domani che mercoledì”. Oddo, che ha preso in corsa la squadra bianconera dopo l’esonero di Delneri, ha dato “più concretezza e spensieratezza”, doti che la Roma non riesce sempre ad esprimere: “A volte vogliamo il gran bel gioco e i risultati, ma non sempre si possono ottenere entrambe le cose. Ora avevamo bisogno di far punti, mi è piaciuta la squadra ma non ha mantenuto la continuità che ci serve. A volte partiamo bene, altre male. Mi auguro che domani la squadra parta bene e finisca meglio”. “La societa’ sta lavorando per costruire il futuro della Roma, la predisposizione e’ molto positiva – prosegue Di Francesco, tornando sul futuro del club – Se si fa questo lavoro bisogna avere grande ambizione. Qui a Roma ci si perde su tante chiacchiere, per costruire qualcosa dobbiamo concentrarci sui fatti. Io come allenatore devo fare meglio e i calciatori devono concentrarsi sugli obiettivi immediati, che sono una partita di campionato domani e una di Champions mercoledì, senza spendere energie su altre cose. Questo è un messaggio che trasmetto costantemente alla squadra”. Di Francesco, nel modulo da adottare, non è più così integralista: “La squadra, giocando in questo modo (il 4-2-3-1, ndr), si è arricchita e la capacità di utilizzare due sistemi assimilati bene è un valore aggiunto: si può lavorare su due fronti, valuteremo partita dopo partita. Domani cambierò meno possibile cercando di dare continuità a quello che stiamo facendo in questo momento”. Domani toccherà sicuramente a Schick, dal pronti e via o a match in corso: “Si è allenato con grande continuità e bene, sono soddisfatto, ma da qui a dire che giocherà dal primo minuto ce ne vuole. Mentalmente è in crescita: ora è un ragazzo ritrovato sotto tutti i punti di vista”.