Massimo Ciccognani
ROMA Nella calza della Roma solo carbone. E il fuoco delle polemiche che non mancheranno nei prossimi quindici giorni fino a che non si ritorna in campo a Milano contro l’Inter. La Roma cede di schianto all’Olimpico contro una bellissima Atalanta. Finisce 2-1 per la Dea che va all’intervallo avanti di due gol (Cornelius e De Roon) ma anche con un uomo in meno perché lo stesso De Roon finisce anzitempo sotto le docce per un fallo intenzionale su Kolarov che sommato alla prima ammonizione rimediata in avvio di gara, fanno cartellino rosso che scatena le proteste di Gasperini, anch’egli espulso. Vince la squadra migliore, gioco semplice, pulito, senza sbavature, secondo un copione ormai consolidato. La Roma sparisce del tutto nella settimana più brutta del calcio giallorosso, complice le polemiche per il caso Nainggolan, ammutolito in tribuna accanto a Totti e Monchi. Farà discutere la decisione di averlo lasciato fuori nella partita più delicata prima della sosta. Giusta o sbagliata che sia (hanno deciso società e Di Francesco) resta una prova altamente incolore dei giallorossi, impalpabili nella prima fazione, dominata dal gioco di rimessa, pulito dei bergamaschi. Palla lunga a scavalcare il centrocampo velleitario della Roma, con Gonalons un pesce fuor d’acqua, Pellegrini e Strootman soggiogati dalla mediana bergamasca, pratica e concreta. Il vantaggio arriva dopo 13′ ed è una gran giocata di Cornelius che scappa sulla destra, rientra sul sinistro e sulla marcatura di Fazio, trova un angolo a giro pazzesco con palla che si infila sul primo palo. La Roma accusa il colpo e non fa in tempo a rilazarsi che De Roon la colpisce. Grave ingenuità della difesa romanista che rimane fermo con il nerazzurro che dal limite la piazza dove Alisson non può arrivare. E poco ci manca che la Dea non faccia tris qualche minuto dopo ma la conclusione a botta sicura di Cornelius viene deviata in angolo. Solo Atalanta, Roma che fatica ad uscire. Gioco sempre in orizzontale, poca lucidità e mancanza di equilibrio tra i reparti. Freuer centra la base del palo a sintetizzare il disagio romanista. Allo scadere l’episodio che potrebbe cambiare la partita. De Roon interviene scomposto su Kolarov, già ammonito, prende il secondo giallo e la via degli spogliatoi insieme a Gasperini che protesta troppo vivacemente. Ma le immagini dimostrano che Guida ha visto giusto. Ma non è neppure l’uomo in più a cambiare la Roma che nella ripresa attacca ventre a terra. Entra Schick per Pellegrini mentre Gasperini richiama Ilicic per far posto a Cristante. L’Atalanta è paga e contiene le sfuriate giallorosse, dettate dal cuore e dalla voglia, non certo dal gioco che stenta maledettamente. Al 55′ il guizzo di Dzeko che di sinistro fa un gol pazzesco e riapre i giochi. Ma per la Roma è solo illusione, perché attacca a pieno organico, dentro anche Under, con i giallorossi che attaccano a testa bassa, ma senza lucidità. E finisce 2-1 per l’Atalanta. Vittoria meritata per la Dea e pochi rimpianti per la Roma che dovrà interrogarsi su questo momentaccio che dura da troppo tempo. Con il caso Nainggolan che continuerà a tenere banco. Di sicuro stasera la Roma esce, e a testa bassa, dalla lotta per i quartieri aristocratici, scavalcata al quintyo posto dalla Lazio imperiosa a Ferarara. Ma anche stavolta la Roma ha fatto poco, troppo poco per meritarsi una serata di gloria.