Edoardo Favilla
Un Natale così cupo dalle parti di Milanello non si vedeva da molto tempo, anzi, forse non si era mai visto. I rossoneri al momento sono fuori da qualsiasi lotta, da quella per la Champions a quella per l’Europa League e se continueranno di questo passo fino al termine della stagione Fassone e Mirabelli dovranno pensare seriamente di vendere almeno uno dei tanto decantati 11 colpi di mercato per fare cassa. Chissà se questo derby natalizio possa raddrizzare questo scenario, dando quella scossa che con Gattuso ancora non si è avuta. Il diavolo deve ritrovare se stesso sotto tutti gli aspetti: da quello mentale a quello fisico passando per quello tecnico-tattico, cercando almeno di trovare delle certezze da cui ripartire. Il dato che più colpisce è sicuramente la scarsa vena realizzativa dell’attacco ( basti considerare che tutti gli attaccanti rossoneri hanno fatto lo stesso numero di gol di Cristante!) che in estate era il reparto sul quale c’erano le migliori aspettative e addirittura l’attaccante che ha dimostrato di essere più in forma di tutti è Patrick Cutrone, per il quale non si è dovuto sborsare neanche un euro. Kalinic ed Andrè Silva fin’ora non hanno azzeccato neanche una partita, dimostrando di essere lontani parenti dei giocatori visti ed ammirati gli anni precedenti. C’è persino chi sta rimpiangendo per questo motivo Bacca…Nel match di domani sera Gattuso dovrebbe optare ancora una volta per il 4-3-3 con Biglia in mezzo al campo al posto di Montolivo e Cutrone che dovrebbe aver vinto il ballottaggio con Borini per una maglia da titolare nel tridente accanto a Suso e Kalinic. È proprio dal sinistro del numero 8 che il tecnico calabrese si aspetta possano nascere le azioni piu pericolose e decisive, visto anche che lo spagnolo proprio contro i nerazzurri ha un conto aperto in termini di gol, avendo battuto Handanovic già ben 3 volte.
In casa neroazzurra l’aria che si respira è decisamente migliore anche se i recenti passi falsi contro l’Udinese prima e contro il Sassuolo poi hanno dimostrato quanto l’11 di Spalletti debba ancora crescere soprattutto sotto l’aspetto mentale nell’approccio alle gare, sulla carta, più abbordabili. Nonostante questo piccolo momento di appannamento l’ Inter arriva al derby con molte più certezze dei cugini: una difesa, al netto delle ultime due gare, solida e un attacco formato da due fenomeni come Perisic e Icardi fanno ben sperare i tifosi nerazzurri .Se proprio si vuole trovare un difetto in quest’Inter bisogna andare ad analizzare la rosa che risulta essere molto corta soprattutto in difesa visto che può contare solo su tre centrali di ruolo e per qualche mese dovrà fare a meno anche di D’Ambrosio, infortunatosi al ginocchio nella trasferta di Reggio Emilia. Il tecnico di Certaldo dovrà dunque modificare il suo undici titolare schierando dal primo minuto Cancelo che male non aveva fatto proprio contro il Sassuolo e Ranocchia vista l’indisponibilità di Joao Miranda. A centrocampo si rivede Vecino dal primo minuto accanto a Gagliardini e Borja Valero. In attacco confermatissimi capitan Icardi e il croato Perisic.