E’ il giorno di Gattuso. L’esordio sulla panchina rossonera nella trasferta di Benevento di domani all’ora di pranzo. E il neo tecnico milanista non si tira indietro. “Sarà una battaglia e noi non la possiamo fallire. Devo ringraziare i ragazzi per la disponibilità e la voglia che hanno messo questa settimana. Abbiamo lavorato e sono contento. Dobbiamo fare ancora molto. Roma non è stata costruita in un giorno. Mi piace lavorare sulla mentalità. Mi piace avere intensità, voglia di aiutarsi, di coprire bene il campo e di non mollare mai. Qualcosa di nuovo è stato provato. La difesa a tre è rimasta, dietro però devono riuscire a difendere e attaccare però. Quella di domani a Benevento, ripeto, sarà una battaglia. Da quando è arrivato De Zerbi ha cambiato mentalità. L’ambiente sarà molto caldo, ma i tifosi non giocano. Con l’Atalanta non meritava di perdere e con la Juve a 30′ dalla fine era davanti. Noi non possiamo permetterci di sbagliare. Dobbiamo chiudere gli occhi e pensare che a bordo campo c’è la Champions League”. Gattuso ripensa alla sua carriera, soprattutto da allenatore, a chi gli ha trasmesso qualcosa e poi detta la ricetta per l’Europa. “Tutti mi hanno lasciato qualcosa. Oggi sarebbe più facile dire Capello, Sacchi, Ancelotti. Io spero di durare, perché vorrebbe dire che sono arrivati i risultati. Ma adesso dobbiamo cominciare a farli, quel che è stato è stato. Rispetto a Montella, la mia metodologia è completamente diversa. Ho trovato delle difficoltà in alcuni ragazzi a seguire il mio modo di allenarsi e preparare le partite. Dobbiamo migliorare l’intensità e la mentalità. Non abbiamo tanto tempo. Il tempo lo possono dare solo le vittorie, anche se non si gioca bene. Se arrivano le vittorie, aumenta l’entusiasmo e si sente meno la stanchezza”. Sulla formazione non si sbilancia, nè su un Milan italiano o straniero. “Sarà il Milan di chi sta meglio. Non importa se italiano o straniero. Oggi ho bisogno di tutti. A livello caratteriale i rivedo in Kessie, ma Bonucci ha carisma, è un leader, a Kalinici basta poco, una zampata, un gol e sarà la svolta a livello mentale. Biglia? Ho parlato con Lucas. In Argentina è titolare in nazionale, ha tutto il mio rispetto. Penso però che per giocare al massimo deve stare fisicamente bene. Ha grande mentalità e tecnica. Sa fare il suo ruolo molto bene. Però deve stare bene per spendere tante energie in campo. In questo momento quindi dobbiamo migliorare un po’ la sua condizione fisica. E’ chiaro che domani sono al mio esordio sulla panchina del Milam, un impegno, una responsabilità. C’è tensione e consapevolezza del fatto che abbiamo tutto da perdere. Giochiamo contro l’ultima in classifica e arriviamo da un periodo difficile. Ma sono tranquillo perché ho visto lavorare tutto lo staff e i giocatori. Poi tutto va dimostrato sul campo”