Francesco Raiola
NAPOLI Ultima partita del girone di Champions League al San Paolo per gli azzurri contro lo Shakthar Donetsk. Ma lo scenario non è quello delle grandi occasioni. Poco più di 10.000 spettatori a Fuorigrotta, complice una strategia di prezzi dei biglietti francamente incomprensibile da parte della dirigenza azzurra, considerando che la partita veniva trasmessa in chiaro in tv e che seguiva dopo tre giorni la partita del San Paolo contro il Milan. Turnover scontato per il Napoli con Maggio per Mario Rui con Hysaj a sinistra, Zielinski per Allan e Diawara per Jorginho.
Nello Shakthar nessuna novità con Ferreyra centravanti davanti ai tre brasiliani, Marlos-Taison-Bernard.Pronti via ed è subito Napoli. È sempre Lorenzo Insigne ad accendere gli azzurri con il solito taglio per José Callejon con il portiere Pyatov che salva. Ma è solo un fuoco di paglia perché lo Shakthar inibisce il Napoli con un possesso di palla qualitativamente valido e con pressing alto sui portatori azzurri. E proprio da un errore di Diawara pressato nasce la prima occasione per gli ucraini con Taison che sfiora il gol.
Alla metà del primo tempo seconda occasione per Insigne che col suo classico tiro a giro all’incrocio costringe il portiere al miracolo.
Replicano subito gli ucraini con Marlos che all’interno dell’area di rigore salta Hysaj e tira ma Reina salva. Il primo tempo si chiude stancamente senza nessuna altra occasione degna di nota. Cambia tutto nella ripresa e in campo va un’altra squadra. Trasformata e ovviamente il trascinatore è Lorenzo Insigne. Il folletto di Frattamaggiore inventa un goal meraviglioso al decimo minuto rientrando dalla sinistra e con un fantastico tiro all’incrocio dei pali ( ormai un suo copyright) fulmina Pyatov incolpevole. È un’altra partita. Un altro Napoli. Lo Shakthar sembra in balia degli azzurri e dopo dieci minuti arriva la prima mossa di Sarri. Esce proprio Insigne reduce da una botta al ginocchio ed entra Allan con Zielinski che va a fare la mezzala sinistra. È una mossa che spiazza ancora più Fonseca. Proprio il polacco però spreca la più clamorosa delle palle goal a porta vuota dopo che Mertens, da vero scugnizzo, aveva rubato palla al portiere. Ma è solo il preludio al raddoppio che arriva all’80°, con una meravigliosa azione Mertens-Zielinski con il polacco che insacca. Entra Rog per Hamsik, e proprio Rog va vicino al terzo goal che arriva dopo 3 minuti sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Albiol che si testa impegna Pyatov e Mertens che insacca sempre di testa sulla ribattuta. Encefalogramma piatto per gli ucraini che non reagiscono se non con falli di nervosismo dettati dalla frustrazione.
Adesso per la qualificazione il Napoli dovrà comunque andare a vincere a Rotterdam contro il Feyenoord e sperare che il City di Guardiola faccia il suo dovere in Ucraina.
Una cosa è certa. Stasera il Napoli ha onorato come meglio non poteva la massima competizione europea ed è davvero un peccato arrivare all’ultima giornata del torneo sperando di qualificarsi contando sui risultati altrui.
Nell’altra partita del girone il City ha battuto il Feyenoord di misura per una rete a zero.