E’ un momento delicato quello che sta attraversando l’Italia di Gian Piero Ventura ancora alla ricerca della certezza matematica del secondo posto nel girone G di qualificazione mondiale e del pass per Russia 2018 tramite il passaggio obbligato degli spareggi. Dal raduno di Coverciano ci pensa Matteo Darmian ad allontanare pessimismi e apprensioni. E a rassicurare tutti, a partire dalla gara contro la Macedonia in programma venerdì prossimo a Torino. “C’è una negatività dipinta da fuori, ma all’interno siamo tranquilli – attacca il 27enne difensore del Manchester United – Sappiamo quanto vale questa partita e faremo una grande partita. E vero le nostre assenze sono tante, ma è anche vero che abbiamo tanta qualità”. Per continuare a inseguire il sogno qualificazione, sarà necessario superare anzitutto la Macedonia che già nella gara d’andata fu capace di mettere in difficoltà gli azzurri. “La Macedonia è una buona squadra – continua Darmian – Mi ricordo la partita d’andata, stavamo vincendo e controllando il match ma abbiamo avuto un piccolo sbandamento, un black-out di 20 minuti quando ci hanno fatto due gol. Fummo bravi a non disunirci e a trovare il successo. Loro cercheranno di fare risultato, ma noi stiamo preparando bene il match E per me sarà una grande emozione tornare nello stadio Grande Torino, dove ho vissuto quattro anni fantastici. No, non abbiamo paura di non andare al Mondiale, vogliamo partecipare a una manifestazione così importante”. La rotonda sconfitta con la Spagna dello scorso settembre sembra aver confermato il gap esistente tra l’Italia e altre nazionali come quella iberica. “Loro hanno grandissima qualità – analizza Darmian – noi dobbiamo sopperire a questo con altre qualità, con la fame, con la determinazione del gruppo, rimanendo sempre uniti e dimostrando di essere forti. Ognuno di noi è consapevole del proprio valore, quelli che me che hanno maggiore esperienza devono essere bravi a introdurre nel gruppo i più giovani. Come modulo stiamo provando diverse soluzioni, con i giocatori di cui disponiamo possiamo giocare con diversi moduli. Sarò poi il mister a fare le opportune valutazioni. Da parte nostra c’è l’obbligo di scendere in campo e dare il massimo. Immobile? Sta facendo grandi cose, ho giocato con lui un anno al Torino, lo conosco bene. E’ un grande attaccante, spero che con i suoi gol possa darci una mano a raggiungere il Mondiale”. Poche parole, idee chiare. Come quello sul futuro calcistico, che per adesso sembra aver solo un nome: Premier League. “Ho fatto una scelta e non la rimpiango, è un’avventura che rifarei sempre – spiega Darmian – Logico, come ogni giocatore, vorrei giocare il più possibile nel Manchester United. Il calcio inglese non è un altro mondo. E’ semmai più fisico, meno tattico e questo può comportare un gioco diverso. E’ sicuramente più veloce e dinamico. Quello inglese e quello italiano sono due stili di calcio diversi”. “Mourihno? Lo conosco da due anni, dal primo giorno ha cercato di portare le sue idee nella squadra. Lo vedo affamato, ha grande voglia di vincere trofei e questa rabbia la trasmette alla squadra. Quest’anno al Manchester United siamo partiti bene, siamo forti, ma lo dovremo dimostrare fino in fondo. Non nego che guardo il calcio italiano, ma non so cosa succederà in futuro. Se dovesse esserci la possibilità di tornare, allora valuterò. Il campionato italiano è avvincente. Il Napoli è cresciuto molto, la Juve è una corazzata, penso che Inter e Milan si siano rinforzate. Sarà combattuto, ed è bello che sia così. Dove potrebbe arrivare la Juve in Premier? Per rosa e qualità potrebbe vincere il titolo”.