MASSIMO CICCOGNANI
Finalmente si riparte. Ferie finite, ritorna il circo del pallone a livello ufficiale dopo la girandola di amichevoli in giro per il mondo. Calcio d’estate che ha alimentato sogni e speranze che da domani vanno al vaglio dell’unico giudice inappellabile: il campo. Da domani ritorna la serie A che pure ha avuto il suo bell’antipasto con la Supercoppa Italiana che ha visto la Lazio conquistare il primo trofeo della stagione davanti ai campioni d’Italia della Juventus. Si riparte con il solito entusiasmo carico a mille da parte soprattutto di chi per sei anni è stato costretto ad inseguire il sogno scudetto, finito sempre nella bacheca bianconera con la speranza che quest’anno si possa assistere ad una stagione più equilibrata per rompere il predominio bianconero. Ma è sempre la Juventus la favorita al via della stagione. Ha perso Bonucci, pilastro di una difesa sulla quale ha costruito gran parte delle sue fortune, L’arrivo di Matuidi, aggiunto ai vari Douglas Costa e Bernardeschi, non può che giovare ai campioni che comunque, come tutte le altre, di qui alla fine del mese avranno l’opportunità di correggere l’assetto prima della chiusura del mercato estivo. Alle spalle dei bianconeri, almeno sulla carta, non partità certo la Roma, che pure la passata stagione ha chiuso al secondo posto. Pesanti le partenze di Rudiger e Salah, che hanno tolto qualcosa sul piano tecnico alla squadra che ha pure perso un tecnico come Spalletti per abbracciare un giovane come Di Francesco, che ha dalla sua gioventù, idee chiare ma che si scontra con la prima esperienza in un club abituato da sempre a lottare per il vertice. E così il ruolo di anti Juve non può che spettare al bellissimo Napoli di Maurizio Sarri che ha confermato l’intera rosa della passata stagione e con un anno di esperienza e amalgama in più, punta deciso al trono d’Italia. Il Napoli gioca un calcio piacevolissimo, il migliore d’Italia, e ha tutto per insidiare il titolo ai bianconeri. Poi, come non seguire con attenzione le due milanesi, scomparse per alcuni anni dai radar del calcio che conta ma intenzionate a ritornare prepotentemente sulla cresta dell’onda. Il Milan ha portato a termine un mercato faraonico, ha cambiato la bellezza di nove giocatori, preso quanto c’era di meglio in giro pur di regalare a Montella una squadra in grado di riportare il Diavolo in alto. L’Inter ha cambiato la guida tecnica, affidandosi all’esperienza di Luciano Spalletti, inserendo laddove ne aveva bisogno con gente di qualità , plasmando come lui sa fare una squadra cui era mancata in precedenza l’appartenza. Poi, ovviamente la Roma che ha cambiato molto e parte a fari spenti consapevole che ripetersi non sarà facile. A Di Francesco, ancora in attesa di un altro paio di colpi, il compito di impreziosire la stagione giallorossa. C’è poi la Lazio di Simone Inzaghi, rilanciata dalla vittoria in Supercoppa. Una squadra compatta che gioca bene che può rappresentare in questa stagione, la sorpresa. Questa la griglia per l’alta classifica poi, ci sono da valutare le altre, con l’Atalanta subito alle spalle, con i bergamaschi che avranno anche l’impegno europeo, ma che ha tutto per fare bene, forte di un collettivo che avrà pure perso qualche interprete, di sicuro affidamento. Dietro i bergamaschi di Gasperini Fiorentina e Torino. I viola hanno cambiato molto, decisamente troppo e il solo acquisto di Simeone non fa dormire sonnibtranquilli Firenze. Cairo ha invece trattenuto il suo gioiello Belotti e promette spettacolo. Poi c’è la classica terra dell’anonimato dove Sampdoria, Bologna, Sassuolo, Udinese, Genoa, Chievo e Cagliari hanno da pensare a centrare quanto prima la quota salvezza per evitare di essere risucchiati nelle sabbie mobili di un fondo dove Crotone, Verona, Spal e Benevento (le ultime tre neo promosse) avranno il bel da fare per aggrapparsi al carro salvezza.