Mercato Lazio: dipende tutto da Keita

Il mercato della Lazio è bloccato, almeno fino alla finale di Supercoppa Italiana. Tutto ruota intorno a Keita, una sua cessione potrebbe spingere Tare a mettere a segno un ‘colpaccio’, mentre in caso di permanenza Inzaghi avrebbe per tutta la stagione una bella patata bollente tra le mani. L’altro caso riguarda de Vrij, anche lui in scadenza nel 2018 e lontano dal rinnovo. L’idea dell’olandese è quella di rimanere un’altra stagione a Roma, per poi scegliere a scadenza la destinazione migliore il prossimo anno. Juventus e Atletico Madrid sembra che abbiano già bussato alle porte della Seg (la società che gestisce il difensore), mentre Lotito proporrà il rinnovo, anche breve, con clausola rescissoria intorno ai 20 milioni.

KEITA – In tanti hanno cercato Keita, ma lui la scelta l’ha fatta: vuole la Juventus e nessun’altra squadra. Ci ha provato il Milan mettendo sul piatto 30 milioni (bonus compresi), il Napoli offrendone 26, l’Inter sfruttando gli ottimi rapporti tra Sabatini e il procuratore del ragazzo Calenda, ma niente. I bianconeri, per bocca dell’ad Marotta, si sono mossi ufficialmente il giorno della stesura dei calendari con una proposta inferiore ai 20 milioni, poi hanno operato un leggero rialzo che però non li avvicina alle richieste di Lotito. Il presidente ne vuole 30, potrebbe scendere di qualche milione ma non troppo per lasciare andare il suo gioiello. La Supercoppa sarà l’occasione di un aggiornamento tra le due dirigenze, e nei giorni seguenti potrebbe delinearsi il futuro di Keita, anche perché in caso di cessione la Lazio dovrà correre ai ripari.

DUE STRADE – Con Keita che prende la via di Torino, la Lazio si troverebbe davanti due strade. Nella prima il senegalese sarebbe sostituito con un profilo top, per caratteristiche vicino al predecessore. In pole c’è Brahimi, in uscita dal Porto: i Dragoni dopo un’iniziale richiesta di oltre 20 milioni, sono scesi fino a 19, mentre i biancocelesti hanno offerto 12 più bonus. Un’alternativa può essere Ramselaar del Psv, anche se le probabilità che Tare stia lavorando sotto traccia (come fatto con Leiva) sono elevate. La seconda strada invece prevede un colpo low cost negli ultimi giorni di mercato (da 8-10 milioni) per accantonare un tesoretto destinato nelle prossime sessioni al vero obiettivo primario, Azmoun del Rubin Kazan. Per l’iraniano, che i russi considerano ad oggi incedibile, servirà a gennaio o giugno prossimo una cifra di almeno 20 milioni.

ALTRI MOVIMENTI – In uscita rimane sempre Kishna che deve ancora dare una risposta (probabilmente negativa) al Benevento, con il Verona che aspetta interessato. Djordjevic invece rifiuta tutte le avances di squadre medio piccole, con l’Olympiacos che potrebbe tornare a farsi vivo. Mauricio interessa sempre al Besiktas, ma al momento non sembra un affare in via di definizione. Tra i portieri, con la valigia in mano Marchetti e Vargic, mentre è di oggi la notizia di un interessamento per Lodygin dello Zenit San Pietroburgo.