Chelsea campione, Conte re d’Inghilterra

MASSIMO CICCOGNANI

Contro tutto, contro tutti, contro ogni pronostico, il Chelsea diventa campione d’Inghilterra. La vince Conte con una stagione capolavoro. La vince Conte, l’uomo dei tre scudetti di una Juventus tornata grande grazie alla sapienza del salentino. La vince Conte l’uomo che ha trasformato e rigenerato la nostra Nazionale che ha disputato un Europeo in Francia da grande protagonista. L’ha vinta Conte che ha accettato il Chelsea con tante promesse mai mantenute e che a novembre ha rischiato seriamente di essere cacciato da un presidente, Abramovich, che non ha esaudito le richieste del salentino, lasciandogli in mano la stessa squadra che lo scorso anno era finita decima. A quel punto Conte ha cambiato tutto, modulo tattico in primis, ha ridato fiducia al gruppo, ha litigato, ma ha creduto nel suo lavoro. Ed è stato premiato, vincendo un campionato stradominato. Dall’infermo al paradiso, giocatori rivitalizzati dopo il buio dell’era Mourinho, da Fabregas a Diego Costa, da Hazard a Pedrito, con l’innesto “povero” dell’ex viola Marcos Alonso, anch’egli rivitalizzato. Vince Conte che riporta il Chelsea sul trono d’Inghilterra, un anno dopo il trionfo made in Italy di Claudio Ranieri con il Leicester. E il grido dei tifosi del Chelsea, Antonio Antonio, è la sintesi di una stagione fantastica, di un Chelsea rimesso a nuovo da un pittore che lo ha saputo ristrutturare donando colore, energia e qualità. Stasera il successo (1-0) sul campo del WBA, forse una delle peggiori partite dei Blues, scesi in campo con la tensione da prestazione, sapendo che un successo avrebbe garantito in anticipo la conquista del titolo. Partita bruttissima, decisa dal subentrato Batsshuay, pochi minuti in stagione e stasera decisivo. Come tutte le scelte di Conte, un allenatore sempre più speciale.