Il Napoli conosce l’effetto Bernabeu: primo round al Real

di MASSIMO CICCOGNANI

MADRID Ce l’ha messa tutta il Napoli. Poteva essere la sua notte e tutto lasciava presagire che potesse esserlo. Insigne dopo solo 8′ ha sfruttato un errore colossale di Keylor Navas per portare in vantaggio i suoi. Sembrava l’inizio di una grande notte, ma l’euforia è durata poco, dieci minuti, quanti ne sono intercorsi dal pari di Benzema che di testa ha sfruttato appieno un centro al bacio di Dani Carvajal. Poi ci hanno pensato Kroos e Casemiro a chiudere i giochi e dare al Madrid una vittoria meritatissima. Ha vinto la squadra più forte, ma il Napoli poteva fare meglio. Si gioca in una bolgia quasi 90mila persone, oltre diecimila i cuori napoletani arrivati fin qui per spingere e soffiare alle spalle della squadra di Sarri.  In tribuna c’è Maradona accanto a Laurentiis. Napoli ci crede, vuole l’impresa. Si comincia ed è subito Real. Pressing alto tutto campo, il Napoli non indietreggia, ma subisce. Benzema scalda i guanti a Reina, ma il Napoli c’è. Improvviso il guizzo di Hamsik. Il capitano vede nel corridoio il movimento di Insigne che con la coda dell’occhio vede Navas fuori dai pali e lo brucia con un pallonetto fantastico. Bernabeu ammutolito, esplode la torcida azzurra. Il Real accusa il colpo ma si scuote. Nel Napoli in difficoltà la catena di destra, Callejon-Hysaj che soffrono le folate di Marcelo e Ronaldo. Benzema fa a sportellate con Koulibaly e Albiol, e quando Carvajal dipinde una traiettoria pazzesca per la sua testa, il francese svetta più alto di tutti e fulmina in rete: 1-1 al 19′, tutto da rifare. Il Napoli non si chiude ma non riesce a pressare alto, con Modric e Kroos che spostano il baricentro nella metà campo azzurra. Modric inventa un passante centrale per Ronaldo, conclusione da dimenticare, alta. Pressing alto del Real, Koulibaly soffre e l’intervallo arriva al momento giusto. Anzi no, perché al rientro è subito Real. Cristiano fa una giocata pazzesca, doppio passo su Koulibaly, la mette in mezzo per Kroos che la piazza dal limite: 2-1 e partita capovolta. Modric e James sulla destra sfondano con irrisoria facilità, il Napoli soffre. In uscita rischia troppo, perde palla e su un disimpegno ecco Casemiro. Non ci pensa due volte dai venti metri, al volo, gran destro sul primo palo: 3-1. Un uno-due micidiale, ma questo è il Real, Napoli in ginocchio. Sergio Ramos scuote Navas che ogni tanto si addormenta come su una percussione di Mertens risolta dall’intervento provvidenziale del capitano. Il Real domina con la forza dei nervi distesi, gli Azzurri si fanno schiacciare troppo, quello madridista è un assedio. Mertens spreca una ghiottissima occasione su assist di Callejon. Rabbia Sarri. Ramos si ferma, non ce la fa, entra Pepe. Sarri urla, si sbraccia, vuole più intensità. Niente da fare. Si rivede nel finale Milik dopo otto mesi dall’infortunio. E il 7 marzo servirà come il pane, serviranno i suoi gol per ribaltare questo 3-1. Serviranno due gol, senza subirne. Sperando nell’effetto San Paolo. Il Santiago Bernabeu, per il Real, il suo effetto lo ha fatto.

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